Directions to seek a ghost – The Black Angels

Vladimiro Vacca Album, Recensioni Lascia un commento

Assetato nella notte. Cospargo la mia strada di sabbia cadente da castelli di ieri. Nessun’orma nel mio deserto. Un solo occhio nella mia tana. Sole alto dritto davanti a me. Lisergico tramonto mi penetra l’anima. Nessuno mi segue. E’ solo ritornato il serpente, la sua pelle si contorce tra le mie dita… e la vedova bianca che mi scava dentro il cervello… non c’è scampo , domani sarò sommerso da ciò che fuggo… unica uscita: afferrare l’ultimo passaggio sulla strada dei texani Black Angels. La band più psichedelica e acida del 2008! Il loro rock è mariuana che si danza nel deserto. Ritmiche increspate e chitarre ipnotiche disegnano cerchi concentrici di suono dove sarà facile perdere se stessi in queste Directions to seek a ghost. Le direttrici saranno dei colori acidi come il giallo e il rosso di Doves, o il verde e l’ocra di Science killer. Saranno passi solitari in città abbandonate come in Mission District. Il basso smussato che serpeggia nelle trame di fiati alla Bowie sarà la chiave di 18 years. Deer-ree-shee l’avrebbe scritta un Jim Morrison sopravvissuto. Il nero del nome di questa band può essere visto come una traccia stilistica in comune con i BRMC ma che affonda di più le radici sixties in band epocali come i Velvet Underground. Come Snake In The Grass siamo davanti a tempeste di sabbia in pieno volto, si può solo incedere ad occhi chiusi. Uno dei migliori dischi sciamanici di tutti tempi. Ci sono ancora alcuni Dei in giro, basta scovarli. Doves è nella nostra compilation estiva Sands of time.

Credits

Label: Light In The Attic – 2008

Line-up: Stephanie Bailey (drums, percussion) – Christian Bland (guitar, drone machine/organ) – Kyle Hunt (keyboards, percussion, bass, guitar) – Alex Maas (vocals) – Nate Ryan (bass, guitar).

Tracklist: