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Come un incudine tra le vertebre: Intervista ad Alessandra Gismondi (Pitch)

Dopo una lunga pausa ritornano i Pitch. La leader Alessandra Gismondi cambia line-up, passa all’inglese dopo i due primi album in italiano Bambina atomica e Velluto. La coautrice di Lasciami leccare l’adrenalina degli Afterhours ci parla di A violent dinner prodotto dall’etichetta di Phoenix Savage Jaw records (Foto by Rosa D’Ettore).

Quali sono le principali differenze tra A violent dinner e i tuoi precedenti lavori Bambina atomica e Velluto? Da un primo ascolto di questo tuo ultimo lavoro si può dire che, dopo la fase di rock crudo acerbo di Bambina atomica e quella di rock acido di Velluto, si sia giunti all’equilibrio, al suono dopo la tempesta…e questo forse è anche il riflesso di un tuo cambiamento personale?
Ogni album è segnato da marcate differenze l’uno dall’altro, come la stesura dei brani, i componenti del gruppo ed il contesto esecutivo. A violent dinner rispetto ai precedenti lavori rimane in equilibrio sul midollo come un incudine tra le vertebre.

Hai scelto l’inglese per non essere più paragonata ai Prozac+ (n.d.r. paragone errato dell’epoca)?
Il primo Ep dei Pitch è in lingua inglese, è stato così finchè Manuel Agnelli non mi ha convinto a cantare in italiano. Ora la rinnovata passione per l’inglese, la permanenza in Australia, la riscoperta di una melodicità che la lingua italiana faticava ad abbracciarsi agli strumenti mi hanno portata a fare questa scelta che si è rivelata fondamentale per richiamare anche l’attenzione di un pubblico al di fuori dei nostri confini.

A noi di LostHighways piace scandagliare i fondali delle canzoni: come sono nate Last days of happiness, No more kisses e A violent dinner ?
Last days of happiness
e No more kisses sono unite dalla nascita ed il tema dominante è l’abbandono dalla razionalità. Mentre A violent dinner racconta di quanto siano indigesti cocktails farmalcolici.

Tornando indietro nella tua carriera c’è un bivio in cui ripensandoci avresti fatto scelte diverse? C’è stata una strada persa?
Nessun rimpianto nelle mie scelte, nessuna strada persa, molte strade ritrovate. Difficilmente mi pento di ciò che faccio ed il tempo mi ha dato ragione.

Cos’è l’amore per Pitch? Cosa significa suonare con il proprio compagno?
L’amore per me è un’inesauribile fonte dove affogare le mie ispirazioni, il fatto che Luca suoni con me è solo dovuto al suo incredibile gusto per musica, appena saliamo sul palco siamo dei perfetti sconosciuti che si innamorano appena scendono.

E’ più importante la sostanza o l’attitudine in una dimensione live?
Assolutamente l’attitudine! Perchè l’attitudine è innata e spontanea mentre la sostanza sembra nascere da un processo laborioso e studiato.

Internet ha globalizzato il mercato discografico e la promozione sta diventando sempre più fai da te via myspace, cosa pensi a riguardo?
Penso che myspace sia il numero 1 tra tutti i veicoli di promozione musicale perchè è facilmente fruibile ed immediato per scelta. Qui è il pubblico che sceglie cosa ascoltare ed è più coinvolto avendo la possibilità di interagire con gli artisti.

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2 commenti

  1. Quando l’essenziale si veste a nuovo e, stringendo la mano, lascia la buona sensazione dell’amicizia.

  2. grandi… Alessandra e Luca, due persone straordinarie… la loro sensibilità ed il grandissimo affiatamento è tangibile nei loro lavori e soprattutto nei loro live… questa intervista cattura l’essenza della loro arte

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