Home / Recensioni / Album / Opera of love – These reigning days

Opera of love – These reigning days

TRD_opera_of_loveNon è la solita band derivativa dei Joy Division.  C’è molta sostanza dietro i loro synth, dietro quel suono denso di epicità e di profondità. Questo power-trio ha il talento raro di saper costruire canzoni in equilibrio perfetto tra rock e pop. Ritmiche incredibili basate su linee di basso energiche e una batteria impulsiva e serrata. A primo ascolto facilmente li si potrebbe accostare a band come White Lies e The Courteeners ma allargando il raggio di ascolto oltre le hits radiofoniche come Tool Late e Changes si scopriranno gli assi nascosti di questa band da collocare più tra i Glasvegas e i primi Killers e Muse. Opera of love è la tiltetrack che fornisce l’esempio perfetto del muro di suono che riescono a creare Dan Steer, Jonny Finnis e Joe Sansone. Spaccano allo stesso modo brani come Satellite e Smoke and Mirrors. Hanno un modo moderno di proporre antiche ricette della new wave, sfruttando una scrittura non banale acccanto ad un uso saggio dei synth per ispessire una base rock da stadio. Questo debut album scivolerà fresco ed energico nei lettori dei nostagici di un’estate anni ottanta ma anche nei lettori di quelli che non riescono a liberarsi di quella eterna parte d’anima post-punk.

Credits

Label: Ecco Recordings – 2014

Line-up: Dan Steer (Songwriter, Lead Vocals, keys, Guitar) – Jonny Finnis (Vocals, Bass) – Joe Sansone (Drums).

Tracklist:

01. Stand Down
02. Changes
03. Too Late
04. Intro To Opera Of Love
05. Opera Of Love
06. I Need Time
07.Smoke And Mirrors
08. Fish Bowl
09. Living It Up
10. English Rose
11. Shine On
12. Satellite
13. In The End
Link: Sito ufficiale

Too Late Video

Suggestions

[amazon_enhanced asin=”B00KMHROOG” /]

Ti potrebbe interessare...

MartaDelGrandi Selva

Selva – Marta Del Grandi

Affila le sue armi Marta Del Grandi, due anni dopo l’esordio Until We Fossilize, scommettendo sulla …

Leave a Reply