Home / Recensioni / Album / Scapes – Erlebnis

Scapes – Erlebnis

Joy Division, Slowdive, Sonic Youth, mischiati al fascino dei  Radiohead e al muro sonoro dei My Bloody Valentine: sono alcuni dei più immediati riferimenti che emergono da questo disco d’esordio degli Erlebnis.
Rock strumentale onirico e ammaliante, questo della band campana, che mostra poetica e potenzialità già dall’omonimo brano d’apertura Erlebnis che viene ad essere al contempo un’esplicativa dimostrazione in musica del titolo dell’album: Scapes, fughe.  Fuga da ciò che è conosciuto e razionale, da ogni forma di sovrastruttura in uno sciogliersi in musica di bisogni  primordiali che trovano nel climax finale un vorticoso susseguirsi di emozioni e suono in una rincorsa disperata verso il baratro sospesa tra la fascinazione del perdersi e lotta per salvarsi. Di forte impatto l’incipit di Alveo, Silenzi e Spume a sciogliersi subito dopo in arpeggi di chitarra e delicate frammentazioni sonore in una pausa che è preludio al febbrile crescendo finale. Le chitarre dissonanti di Giuseppe Vicidomini  e Sandro Perone tessono un’irreale trama sonora per l’inizio di Deriva del Senso in una spasmodica tensione musicale, sottolineata, magistralmente, dalla mantrica linea di basso affidata a Simona Uccella e sostenuta da una batteria incalzante che, in avvicendamento con le linee di chitarre, angoscianti ed iterate, conduce al finale della più bella “fuga” di questo disco. Segue Primo Giorno che, notturna e delicata, scorre evocando flussi di immagini ed emozioni, caratteristica precipua e fondante di questo disco. Bellissime le chitarre che in un gioco di alternanze e richiami si rincorrono sul finale del pezzo. Sospensione temporale e  atmosfere dilatate  per Dissipazione dalla trascinante coda noise. Mente di Vetro e Carapace concludono questo lavoro, intensa e lancinante la prima, di minor impatto la seconda a concludere però gli impeti degli altri brani in un’atmosfera sonora irreale e quasi sognante.
Un disco che si impone subito lasciando quasi disorientati per il turbinio di emozioni in grado di suscitare, alla fine dei pezzi ci si arriva quasi senza respiro, sensazione che i live della band non fanno che amplificare.
Al nucleo iniziale costituito da Sandro Perone, mente compositiva del gruppo, e dal chitarrista Giuseppe Vicidomini nel 2004 si affianca Francesco Chianese alla batteria che suona su disco, dando il suo valido apporto al gruppo fino al 2010. Nel 2009 Simona Uccella sostituisce Enrico de Cenzo al basso, mentre l’ultimo cambio di line up vede entrare alla batteria Pasquale Rea che apporta energia, perizia  tecnica ed una nuova cifra stilistica a questa band fra le più interessanti del panorama campano odierno.
Un ottimo esordio.

Credits

Label: Fridge Records – 2012

Line-up: Sandro Perone (chitarra) – Simona Uccella (basso) – Giuseppe Vicidomini (chitarra) – Pasquale Rea (batteria)
(batteria)

Tracklist:

  1. Erlebnis
  2. Alveo, silenzi e spume
  3. La deriva del senso
  4. Primo giorno
  5. Dissipazione
  6. Mente di vetro
  7. Carapace

Links:Facebook,MySpace

Erlebnis – Video

Ti potrebbe interessare...

MartaDelGrandi Selva

Selva – Marta Del Grandi

Affila le sue armi Marta Del Grandi, due anni dopo l’esordio Until We Fossilize, scommettendo sulla …

Leave a Reply