Gli Zio Vania mutuano il loro nome dal personaggio omonimo del libro di Roy Lewis The evolution man.
Il loro album d’esordio si intitola Flow e contiene dieci tracce di matrice funky amalgamate con sonorità rock anni settanta e reggae. L’impatto sonoro è energico e tecnicamente valido, manca, però, la spinta di originalità e di carattere per renderlo un “lavoro maturo”, ma d’altronde si tratta di un’opera prima. Il cantato non è ancora preciso e la lingua inglese non aiuta i testi che appaiono alle volte poco incisivi nelle costruzioni complesse.
Nonostante le imprecisioni, il disco scivola gradevole con interessanti riff di chitarra e sezioni ritmiche ben strutturate e merita di essere preso in considerazione il progetto dell’unificazione di diversi generi in un unico sound.
Credits
Label: Autoproduzione – 2011
Line-up: Gabriel Stohrer (voce, chitarra) – Matthias Stohrer (voce, basso) – Matteo Nacci (chitarra) – Lorenzo Peppoloni (batteria) – Stefano Nassi (percussioni)
Tracklist:
- Pink Cloud
- Sweet
- Voiceless Child
- Flow
- Girl You Make Me Feel Almighty
- Funky 4
- Crawled Up A Hill
- Cellar
- Raindance
- Cave
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