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Le attese caldamente superate: Virginiana Miller @ Salotto Muzika c/o Arteria (BO) 09-11-11

“I Virginiana Miller non deludono mai”, più o meno questo mi è stato sempre detto, ma io ammetto che prima del Salotto Muzika di mercoledì scorso li avevo visti ed ascoltati live solo una volta in uno storico concerto all’Acquaragia di Mirandola (MO) insieme gli amici Perturbazione. Quella sera rimasi colpito, anche se la mia attenzione era stata completamente assorbita dall’esibizione acustica ed estremamente intima della band di Rivoli.
All’Arteria di Bologna, invece, ho potuto assistere con la dovuta attenzione ad un concerto dei Virginiana Miller, con orecchio quasi vergine: conosco così poco la discografia della band livornese che un po’ me ne vergogno, ma l’evento in programma è stato l’occasione migliore per addentrarmi tra le loro note e parole.
Quello dei Virginiana Miller è stato un live semi-acustico, con una formazione adattata e ridotta a 4/6. Chitarra, basso, batteria, voce e chitarra acustica: lo stretto necessario per scaldare una sala piena di gente seduta sul pavimento ed appoggiata alle grandi colonne di pietra e mattone.
La serata è iniziata con l’esibizione dei La mela e Newton, band che orbita attorno la voce di Claudia Stella. I brani, di per sé interessanti, non sono tutti riusciti a realizzarsi completamente nella dimensione live. Mancava dello spessore nei suoni e nella comunicazione, che non può essere delegata esclusivamente alla cantante la cui eleganza rischia di apparire distanza. Sicuri di avere altre occasioni per ascoltarli e ricredersi di fronte ai progressi, dopo un lungo set di apertura, abbiamo salutato La mela e Newton mentre lasciavano il campo libero alla band di Simone Lenzi.
La rituale intervista introduttiva del Salotto Muzika, realizzata direttamente sull’immancabile divanetto sotto-palco, ha messo in luce la spontaneità e cordialità del gruppo. Tra le tante cose, Simone Lenzi ha risposto alle curiosità riguardo all’incontro con il regista Paolo Virzì e l’annuncio della futura realizzazione di un film (La generazione) la cui sceneggiatura è ispirata al primo romanzo dell’autore e musicista livornese (il romanzo sarà pubblicato per Baldini, Castoldi e Dalai Editore).
Un incontro intimo ed informale, per un concerto ancor più emozionante e vibrante. I Virginiana Miller, come poche band, sono riuscite a concretizzare la forma più autentica del progetto Salotto Muzika, nell’informalità e nel calore delle note e degli sguardi incrociati tra band e pubblico.
Uno dopo l’altro i brani si sono rincorsi, forti della poesia e delle capacità tecniche di una band tra le più importanti della scena musicale italiana.
La voce di Simone Lenzi, sicura ma anche timida protagonista, era cosa sola con le composizioni musicali : il rock dei Virginiana Miller in questa versione semi-acustica ha smussato ogni spigolo, arrotondando le figure pur riuscendo a graffiare. La parola chiave è “calore” per un live che ha coniugato la qualità musicale (una amalgama davvero perfetta) alla forza delle parole e delle immagini/emozioni evocate.
Inutile citare un brano su tutti, perchè il flusso musicale era un qualcosa di unico, come onde del mare che arrivavano e si ritiravano, una dopo l’altra. Ed è così che infatti a fine concerto, seppur entusiasti, ci si è sentiti un po’ spaesati, perchè quell’onda non tornava e chissà quando tornerà. L’onda ha lasciato sulla pelle qualcosa che non ci si vuole lavare via, ma se si sta in silenzio, continua a risuonare come l’affascinante sciabordio delle onde. Un suono che non  si dimentica, e si è disposti ad aspettare lo scorrere delle stagioni per poterlo ascoltare di nuovo. (Lost Gallery)

Si ringrazia Giovanni Gigantino de La Fabbrica per la collaborazione.

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