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Bonjour my love – El Cijo

el-cijoEl Cijo, il ciglio: frontiera, confine, bordo.  Nel triangolo di terra in cui si annida la profezia del passaggio oltre, del passare attraverso, le intuizioni imparano il sapore della terra nel momento esatto in cui si concedono alla visione, all’apostrofo, al viaggio. Bonjour my love è movimento, memoria, sfumatura, una bobina cardiaca ed umorale che imprigiona riverberi di luce, polvere, risacche, tramonti, scorci d’orme e deserto. D’oltre oceano e d’adesso, il sapore dei sedici pezzi dell’album nasce dai generi ma li confonde, accorda il palato al retrogusto della contaminazione: il folk spinge sul diaframma del blues, respira jazz, pulsa rock, country, swing, lungo trame ritmiche ed orditi melodici che omaggiano la tradizione senza divenirne il feticcio. Uomini e donne in movimento, protagonisti del paesaggio, di un dialogo serratissimo fra lo scorrere dell’immagine e il perseverare della sensazione, il protrarsi del debito contratto fra sé e la propria memoria capace di fuga. Every woman solletica l’umore dei passi, della rincorsa, gioco di voci e di un ottone macchiato di ruggine, attraverso i ricami acustico-ritmici di The guy of yellow grain, la fenditura delicatissima di Doll, la preghiera istintiva di Uh uh uh uh, gli umori rollanti di Not even my clothes. Italianissimi, polistrumentisti talentuosi, gli El Cijo riscrivono un’America a misura di sogno, di segno. Ora giocose, volteggianti, ora ipnotiche, dense, le atmosfere si tingono di abbondanza, arrangiate all’ingegno con l’urgenza della bellezza quando dismette i panni stantii del comodo, del vendibile. Ballate, assoli strumentali, pizzichi vocali ora gioiosi ora malinconici, controcanti di corde, tasti, campionature, su cui l’inglese si adagia a proprio agio, mai abusato, con la morbidezza che gli è dettaglio, segno distintivo. C’è poco di scontato: Just a rebel song, Coach coming, Old Man giocano a raggiungere il midollo, cartoline roots, frasi appuntate alla moleskine del cuore. La title track dell’album (Bonjour my love) riesce a deliziare, suggestiva e leggera, simbolo e sintomo di una maestria che è trait d’union dell’intero lavoro; apre la seconda metà del disco e rimane accanto, sospesa, fermo immagine dai colori ambrati cui Only a few weeks left till easter, Anniversary on monday, Calamarii in frack agganciano le metriche noir di una sera che osa gli accenti del cielo stellato, delle maree, delle falci di luna. Bonjour my love accoglie, rimane, racconta: un album compagno, mentore di un tempo buono al desiderio, di un gusto estroverso e sottile, declinato al plurale dei dettagli, delle velleità capaci di sostanza.

Credits

Label: Still Fizzy Records – 2008

Line-up: Simone Furbetta (vocals, acoustic guitar, trumpet) – Marco Molinelli ( vocals, acoustic guitar, banjo, double bass) – Pietro Baldoni (back vocals, acoustic guitar, drum) – Giorgia Furbetta( back vocals, rhodes, xylophone) – Alessio Ballerini ( laptop); All tracks composed, performed and recorded by El Cijo, progetto del collettivo Il posto delle fragole.

Tracklist:

  1. Every Woman
  2. The Guy Of Yellow Grain
  3. Doll
  4. Uh Uh Uh Uh
  5. Not Even My Clothes
  6. Just A Rebel Song
  7. Coach Coming
  8. Old Man
  9. Everything
  10. Bonjour My Love
  11. Franklin Tortuga
  12. Only A Few Weeks Left Till Easter
  13. Anniversary On Monday
  14. An Island With No Ocean Around
  15. Calamari In Frack
  16. Blackbird Messenger

Links:Sito Ufficiale,MySpace

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