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Sands of time – Free Download Indie-Music Compilation

Anche LostHighways va in vacanza… ma a suo modo, regalandovi una selezione di musica indipendente che vorrà essere la colonna sonora della vostra micro-estate. Sfruttando il canale di distribuzione americana di musica indipendente Iodapromonet siamo riusciti a collezionare 19 brani di leggera gioia nostalgica. Per una volta abbiamo voluto scegliere delicate melodie, uncini soffici di note che suonino senza sperimentazioni estreme, che siano traduzioni sonore di mari interiori. Sono brani dove il pop, il folk, la psichedelia danzano sulla sabbia del gusto indipendente.
Ecco la recensione-cronaca del viaggio estivo che vi presentiamo in free-download attraverso lo scorrere del tempo (Sands of time). Chiudete gli occhi e salite su una moto, una bici, un’auto o una qualsiasisi cosa che vi permette di bucare il tempo e lo spazio.
Partiamo con The Charlatans, una delle band brit-pop più alternative degli ultimi 18 anni: nonostante ognuno dei suoi dieci album si sia assestato tra i primi venti posti delle classifiche UK, non è mai arrivato il loro nome dalle nostri parti.

Nella nostra compilation è presente il singolo You Cross My Path, incluso nell’ultimo lavoro omonimo uscito per la celebre label Cooking Vinyl, il cui roster annovera gente come Frank Black e Echo and the Bunnymen.
Dopo l’immediatezza dell’alt-pop dei The Charlatans segue la band culto del momento… i texani Black Angels che stanno stregando mezzo pianeta con questo loro psych-folk che emana effluvi allucinogeni da peyote, proseguendo sulle strade deserte di band storiche come The Doors. Doves è impetuosa tempesta di sabbia da cui si può solo essere travolti.
Lasciamo il deserto ed entriamo nel mondo freddo della metropoli dove oggetti si animano di malinconia aggredita dall’usura quotidiana, rimangono questi detriti di vita moderna come le Fluorescent Lights che canta Matthew Thomas Dillon aka Windmill. Per descriverlo pensate Flaming lips e Mercury rev che si incrociano con un vocalist come Neil Young. Folk-pop dal sapore ineguagliabile.
Il viaggio per le strade perdute prosegue con la hit Head Rolls Off dei Frightened Rabbit, una vecchia conoscenza di LostHighways (abbiamo recensito ultimo lavoro The Midnight Organ Fight uscito per la FatCat Records). Questi scozzesi partono dall’esperienza dei Coldplay preservando quel sapore indie che la band di Chris Martin ha difficoltà a conservare con gli anni. La loro attitudine è 100% Counting Crows. Da non perdere.
Senza sosta vibriamo e prendiamo il volo sulle note della ballad Baby’s Romance del talentuoso singer-songwriter Chris Garneau che, con una voce alla Damien Rice, strega e crea atmosfere incredibili attraverso accurati arrangiamenti di archi e fiati. Si propone come un nuovo Ed Harcourt.
Via come il vento le nostre orme sonore si posano su una band americana cult come i Cake. Jolen è un singolo estratto dalla ristampa del loro primo album del 1994 Motorcade of Generosity, prima di sfornare quella bellissima cover I Will Survive di Gloria Gaynor che si poteva apprezzare come colonna sonora del film Liberi del 2003 con Elio Germano. Jolen contiene i punti di forza di questo gruppo pop-rock che improvvisamente si trasforma in funk trascinante e sporco.
Il sole batte forte ma le orecchie non si stancano e veniamo ingabbiati dall’acustica del project del californiano Matt Ebree (vocalist dei Rx Bandits) a nome Love You Moon. Why Pop Stars Sell Silicone è folk-pop che mette su di morale, è fresco come un alito di vento cercato su di una spiaggia al tramonto.
Restiamo in California con la suggestiva Lie di Modwheelmood, una laptop band che propone un fresco alternative-pop alla sua terza uscita digitale della trilogia Pearls to Pigs. Un progetto veramente interessante.
Negli ultimi anni il pop, in particolare l’indie-pop, ha cambiato coordinate geografiche e si è spostato nella penisola scandinava. In quest’ondata abbiamo scelto gli svedesi Marching Band con la loro leggera e soave For Your Love: eccentrici strumenti (xylophone, marimba, banjo, vibraphone) definiscono atmosfere uniche.
A metà strada ci imbattiamo con Santogold, battezzata “the queen of all pop in 2008″ dalla celebre rivista NME. L.E.S Artistes è una hit spaventosa che a noi italiani forse arriverà in ritardo… qui siamo fermi a Madonna! Santogold è una moderna Cindy Loper a cui non si può resistere.
Al giro di boa la songwriter americana Nina Nastasia, accompagnata dal drummer Jim White, ci culla con la gothic-folk ballad I Write Down Lists dove la voce di Nina regala brividi sonori tra Nico e Joni Mitchell.
Dopo la pausa riflessiva, di nuovo scivoliamo nella sabbia leggera con lo psyc-soul-rock dei debuttanti californiani Mother Hips. Freschi, immediati ma non banali con il brano Time We Had.
La voce delicata di Mirah segue la nostra notte estiva illuminando il cielo con una Lone Star che scivola sulle corde della nostra anima. E’ materiale lo-fi raro recuperato dagli archivi della celebre K Records.
C’è spazio per una breve e intensa ballad Martha Ann da quel capolavoro folk-rock Fear of Flying di David Karsten Daniels uscito nel 2008 per la mitica FatCat Records.
Seguendo lo stesso mood con lo stesso cuore pieno di emozione ci lasciamo accarezzare dalle note di estate morente in A Good Son degli americani Gentleman Auction House.
Ai margini di una strada del nord europa, tra Mark Gardener (Ride) e gli islandesi Brian Jonestown Massacre, ci troviamo a riesumare cadaveri dimenticati di sogni andati, immobilizzati in atmosfere psych-folk e scopriamo che il sole sorgerà ancora Yeah – Yeah.
La ripresa di questo vento che soffia dal nord ci porta in pieno Texas dove degli indie-rockers puro sangue dalla doppia identità, ,i Centro-matic(USA)/South San Gabriel(Europe), hanno uncini melodici irresistibili che rimbalzano in intense progressioni pop-rock di grande gusto.
Prima che il viaggio volga al termine, l’anti-folk band Herman Dune che ha condiviso il palco con gli Arcade Fire ci proietta nel country che sporca il folk accendendo luci lontane di pop crepuscolare con gli eleganti finali fiati di Your Name / My Game.
La nostra traversata si conclude con un brano dal gusto pop anni ’60, We Are Young dei The Shaky Hands che si ispirano fortemente a quei geni che furono The Kinks.
La benzina è finita ma con Sand of Time un nuovo viaggio in compagnia di LostHghways potrà sempre ricominciare.
Ognuno degli artisti presenti nella compilation si può approfondire nei link indicati di seguito.

Ci vediamo a Settembre. Non dimenticateci altrimenti sarete perduti!

Buone vacanze dallo staff di LostHighways. (Foto originale by Rosa D’Ettore; Artwork by Anna Maria Saviano)



Link: CD Download.

Sands of time – Preview

IODAPROMONET LINK

You Cross My PathThe Charlatans
“You Cross My Path”
from “You Cross My Path”

(Cooking Vinyl)

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Directions To See A Ghost - iTunes ExclusiveThe Black Angels
“Doves”
from “Directions To See A Ghost”

(Light In The Attic)

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Puddle City Racing LightsWindmill
“Fluorescent Lights”
from “Puddle City Racing Lights”
(Friendly Fire Recordings)


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The Midnight Organ FightFrightened Rabbit
“Head Rolls Off”
from “The Midnight Organ Fight”

(Fat Cat Records)

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Music For TouristsChris Garneau
“Baby’s Romance”
from “Music For Tourists”

(Absolutely Kosher)

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Motorcade of GenerosityCake
“Jolene”
from “Motorcade of Generosity”

(Upbeat Records)

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WaxwaneLove You Moon
“Why Pop Stars Sell Silicone”
from “Waxwane”

(Sargent House)

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Pearls to Pigs, Vol. 3Modwheelmood
“lie”
from “Pearls to Pigs, Vol. 3″

(Modwheelmusic)

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Spark LargeMarching Band
“For Your Love”
from “Spark Large”

(U & L Records, Inc.)

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SantogoldSantogold
“L.E.S Artistes”
from “Santogold”

(Lizard King)

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You Follow MeNina Nastasia & Jim White
“I Write Down Lists”
from “You Follow Me”

(Fat Cat Records)

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Kiss The Crystal FlakeThe Mother Hips
“Time We Had”
from “Kiss The Crystal Flake”

(Camera Records)

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Fear of FlyingDavid Karsten Daniels
“Martha Ann”
from “Fear of Flying”

(Fat Cat Records)

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The Old Days FeelingMirah
“Lone Star”
from “The Old Days Feeling”
(Modern Radio Record Label)

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Alphabet GraveyardGentleman Auction House
“A Good Son”
from “Alphabet Graveyard”

(Emergency Umbrella)

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My Bloody UndergroundThe Brian Jonestown Massacre
“Yeah – Yeah”
from “My Bloody Underground”

(‘a’ Records)

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Dual HawksCentro-matic
“Quality Strange” (mp3)
from “Dual Hawks”

(Misra)

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1-2-3 / Apple TreeHerman Dune
“Your Name / My Game”
from “1-2-3 / Apple Tree”

(Everloving)

LunglightThe Shaky Hands
“We Are Young”
from “Lunglight”

(Kill Rock Stars)

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Un solo commento

  1. grazie big brother! grazie lost family!
    grazie per questo scorcio di sirena, a mezza via fra la realtà ed un sogno ideale.
    ne avrò cura, come di ogni altro vostro regalo.

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