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Carne Viva – Massimo Danieli / Soulshift

La Carne Viva ha colore… e suono, voce di gola e di ventre. Stilla parole la Carne Viva, toccata si fa toccante, si apre e tende fino a chiedere con un sussurro “Il perdono, la resa o la rassegnazione / cosa ti aspetti di trovare? / Forse la punizione / il sanguinare“. E il sanguinare attende paziente per sfiorare e lasciare traccia di sé, per fiorire e così seminare, per lambire ed attaccare. La franchezza delle corde, con il loro vibrare all’unisono degli slanci, ammanta il sangue e le pieghe sottili per fondersi con l’apertura della carne, per essere anch’essa squarcio, lacerazione che si svela possibilità. Le sonorità, in equilibrio tra la morbidezza della levità e l’asprezza ruvida, parlano di mani e cuori che hanno saputo osare la passione, scegliere di curare un sogno con l’amore e la dedizione. Massimo Danieli ha intrecciato il suo cammino con quello di Claudio Russo, in una dimensione acustica i primi passi insieme hanno cominciato a denudare la carne, Andrea Franceschi e Diego Cominato sono poi giunti a portare scosse e battiti… dal darsi di tutti è sbocciato un album che sa stare sul confine, provocandolo, una musica che conosce e dispiega la semplicità del senso. La voce di Lubjan fa capolino portando il suo calore, disvela la rete fine e lucente dei legami tessuti dagli sguardi che si riconoscono, dalle anime che cercano e vedono la medesima bellezza. Tra i graffi del rock e la scrittura, tra i respiri e i gesti trovano terreno ed aria ed acqua Il bene che non c’è e il Morso inverso, Fino a domani e Resterò… i canti di bocche e dita che non temono il rischio implicato da ogni apertura, da ogni aprirsi. Non c’è il timore di esporre le proprie fragilità o sensibilità e questa assenza è pienezza che ghermisce, che reclama attenzione. Dieci brani custodiscono quattro giovani anime capaci di mettersi in gioco, di arrischiarsi. Dieci canzoni annunciano un percorso e il suo inizio, lo compiono e ne evocano i necessari passi futuri, le possibilità e le ricchezze da far maturare e sbocciare, indicano delicate gemme da cogliere ed assaporare. Come la luna a prima sera la musica della Carne Viva si staglia trasparente ma vivida su un cielo che trabocca di sfumature… è falce o sorriso, unghia o volto dolente, specchio o mare di luce, palla di cartone o biglia di vetro, una piuma leggera che arriva alla pelle, dentro i sensi, una carezza o la stretta che avviene quando le stelle cominciano a palpitare.
La terra e a lei concorde il mare / e sopra ovunque un mare più giocondo/per la veloce fiamma dei passeri / e la via / della riposante luna e del sonno / dei dolci corpi socchiusi alla vita / e alla morte su un campo; /e per quelle voci che scendono / sfuggendo a misteriose porte e balzano / sopra noi com e/ uccelli folli di tornare / sopra le isole originali cantando: / qui si prepara / un giaciglio di porpora / e un canto che culla / per chi non ha potuto dormire / sì dura era la pietra, / sì acuminato l’amore” (Mario Luzi).

Credits

Label: Autoprodotto – 2008

Line-up: Massimo Danieli (solista, chitarre, musiche, testi, arrangiamenti) – Claudio Russo (chitarra solista, cori, musiche, arrangiamenti) – Andrea Franceschi (batteria) – Diego Cominato (basso)

Tracklist:

  1. Mai sul cuore
  2. Carne Viva
  3. Il bene che non c’è
  4. Fino a domani
  5. Come la luna a prima sera
  6. Irraggiungibile
  7. Morso inverso
  8. Di più
  9. Resterò
  10. Metà per me

Links:Sito Ufficiale,MySpace

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