Home / Editoriali / Fedele alla linea anche quando la linea non c’è: Giovanni Lindo Ferretti

Fedele alla linea anche quando la linea non c’è: Giovanni Lindo Ferretti

Giovanni Lindo Ferretti nasce a Cerreto Alpi nel settembre di 55 anni fa.
E’, senza dubbio, uno dei personaggi più eclettici del panorama musicale degli anni Ottanta. Con i CCCP prima e i PGR poi, passando per i CSI, ha segnato profondamente la scena musicale di questi ultimi vent’anni stando sul palco con un carisma che si trova in pochi altri nel nostro paese. I CCCP nascono nel 1982 dall’incontro tra Ferretti e Zamboni a cui si uniranno poi Annarella (Antonella Giudici) e Fatur. I CCCP fanno musica punk, punk con forti contaminazioni popolari emiliane e connotazioni politiche riconducibili ad un comunismo spiccatamente marxista, chiaro segno della militanza nell’estrema sinistra extra-parlamentare di Lotta Continua di Ferretti.

Questa posizione ideologica si esprime nei testi dei CCCP che diventano una sorta di manifesto del loro genere musicale, che definiscono “punk filo-sovietico”.
E in quegli anni Ottanta tante cose erano diverse da ora, il muro di Berlino era ancora lì a dividere l’ovest dall’est, quel muro era ancora lì a dividere ideologie e famiglie. Ma il muro nell’89 cade e con lui anche il progetto musicale dei CCCP perde contorni e fisionomie, proprio quell’anno infatti esce l’ultimo lavoro del gruppo Epica, Etica, Etnica, Pathos. Il cd nasce da un tour in Unione Sovietica che vede i CCCP spalla dei Litfiba e nasce proprio dall’incontro di Ferretti e Zamboni con De Palma, Magnelli e Maroccolo ai tempi Litfiba con Renzulli e Pelù. E’ con questa nuova compagine nasce un cd live, cd che si discosta dai precedenti lavori del gruppo emiliano soprattutto a livello musicale. Il suono è più pulito, più fermo e compatto. Anche i testi si allontano dalla foga dei primi album per abbracciare una nuova dimensione più mistica.
E’ l’ultimo lavoro dei CCCP, ma pone già le basi per quello che sarà il futuro di Ferretti e compagni. Nel 1992 arriva il futuro, a distanza di tre anni ritroviamo insieme i cinque musicisti di Epica, Etica, Etnica, Pathos, futuro che si chiama Consorzio Suonatori Indipendenti (CSI). Nel 1993 esce il primo cd del nuovo progetto musicale guidato da Ferretti, Kò De Mondo. La formazione perde Fatur e Annarella, ma acquista Ginevra Di Marco e Giorgio Canali. In questo come in tutti gli altri lavori dei CSI lo stile sarà sempre in netta contrapposizione stilistica con quello dei primi CCCP. Le atmosfere saranno sobrie e austere, la musica sarà più ricercata e lontana dal punk emiliano degli anni Ottanta. L’unica cosa che terrà legati i CSI al gruppo d’origine saranno le tematiche dei testi di Ferretti lontani dalla rigida filosofia marxista, ma pur sempre fedeli ad una visione marcatamente di sinistra dell’esistenza. Nel 1996 esce Linea Gotica in cui la linea seguita è quella di un percorso nella Resistenza italiana al nazi-fascismo e di quella più vicina dei Bosniaci a Milošević e al suo regime. L’atmosfera dell’intero album è molto intima, la musica è quasi tutta incentrata su chitarre e archi senza uso di percussioni cercando di unire forma e sostanza in un’unica creatura. Stupenda e cupa la cover di E ti vengo a cercare di Battiato. Indimenticabile Cupe Vampe, che racconta l’assedio di Sarajevo, con chitarre e archi che giocano tra loro a sottolineare le parole scandite dalla voce di Ferretti quasi a farle arrivare ancora più chiare e più forti a chi le ascolta.
L’anno dopo esce Tabula Rasa Elettrificata che vuole essere una sorta di diario del viaggio che Ferretti e Zamboni fanno in Mongolia. In questo disco si cerca di sperimentare l’uso di un’elettronica del tutto assente in Cupe Vampe i testi tornano meno contemplativi e più diretti e duri. Il pezzo più riuscito è senza dubbio Forma e sostanza, ennesimo manifesto del pensiero di Ferretti e delle due formazioni che si sono succedute in quei 15 anni. L’anno dopo uscirà l’ultimo lavoro dei CSI, La terra la guerra una questione privata, uscirà nel gennaio del 98 e sarà tolto dal commercio il maggio dello stesso anno. Il cd fu registrato dal vivo ad Alba in un concerto in memoria di Beppe Fenoglio. E’ il cd della fine di CCCP e CSI: ci sono tutte le loro canzoni più belle suonate in maniera magistrale, la fine di due gruppi che hanno fatto buona parte della storia musicale di questi vent’anni.
Dopo usciranno due raccolte postume, ma ormai i CCCP e i CSI hanno finito la loro storia e ogni componente ha scelto di intraprendere nuove strade, Lindo Ferretti ha quasi preso le distanze da quei vent’anni allontanandosi un bel po’ dallo spirito di quel restare “fedele alla linea anche quando la linea non c’è”, non si giudica la sua scelta di tornare ad avvicinarsi al cristianesimo, ognuno prima o poi avvicina la sua mente e la sua essenza ad una presenza spirituale ed, inoltre, la sfera religiosa è una dimensione troppo intima per essere indagata da altri, ma c’è sconcerto per alcune sue prese di posizioni che vanno a cozzare con tutto ciò che in vent’anni di musica ci ha donato. Per fortuna restano i cd e resta la carica sprigionata dai CCCP e restano le riflessioni e l’attaccamento ad una memoria storica, da non dimenticare mai, cantata con immenso trasporto dai CSI. E tutto questo va oltre ogni attuale allontanamento da chi cantava “non fare di me un idolo mi brucerò, se divento un megafono m’incepperò”, quasi profeticamente.

Ti potrebbe interessare...

Benvegnù intervista

In fuga dalla carovana dei cortigiani, intervista a Paolo Benvegnù

Le conversazioni, quelle belle. Le occasioni commoventi di incontrare, tangendole, le curve perfette della personalità …

Un solo commento

  1. HEI…quanto hai ragione!!!…e pensare che mio fratello mi costringeva ad ascoltarli…ed io mi ci sono anche addormentata con loro come sottofondo…strano ma così…non li ho mai apprezzati veramente perchè troppo drastci e utopisti…per una ragazzina adolescente quale ero….ma sicuramente le nuove scelte del LindoFerretti mi hanno un attimino lasciata basita…passi per la scelta religiosa…ognuno di noi crede nel suo Dio qualsiasi forma abbia…ma cambiare radicalmente ideologia…beh…ommamma è un pò strana come cosa…comunque mi sento di proporti un ascolto…(chissà forse è già nella tua raccolta personale di cd)…il lavoro si chiama A.C.A.U ed è un progetto di Maroccolo…e uscito qualche anno fa…ma vale la pena ascoltarlo…ok ora ti saluto
    e complimenti ancora…hai fatto riaffiorare in me bei ricordi…ciao

Leave a Reply