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Radio Motel – Borde-aux

Musica in movimento, note dal viaggio, metriche del ritorno. Il movimento necessario ad infrangere l’anonimato dello spazio fino a sentirlo luogo, territorio del battito, periferia del sentire. Viaggio incontro alla sera, occasione per l’ombra di svincolarsi e prendere voce. Ritorno a casa, dopo una notte passata ad annotare su taccuini neri la sensazione dei riverberi di luce: dei lampioni sull’asfalto umido, dell’esperienza sulla pelle, di un desiderio infranto fra le mani. Il passo striscia, non inciampa, come trattenendo le forze: dovessero servirne ancora, perché di inganni si muore in due facili mosse (Inganni); non bastasse l’aria a liberare da tutta questa America (Il grande freddo); occorresse uno squarcio ad assolvere dalla nausea, a poter udire che dagli echi i venti gridano (Gennaio non mi vuole bene). E’ l’alba l’unico momento di luce; il mattino nasce ma non svela alcun segreto. La luce rivela nell’attimo della fuga (6 [sei]), dando corso all’attesa, alla voluttà di certe solitudini, alla consapevolezza di certe bugie (Non sei vero, Vertigine).
E’ nella penombra che la voce si concede di non mormorare, a sfogare il senso, ad abbracciare il rumore scostandolo dai muri, con fermezza, prontamente. Le chitarre indovinano il dispetto, lo lusingano, poi lo esasperano; il basso modula il disappunto e lo stempera in suggestione; la batteria vizia il momento fino ad impadronirsene. Qualcosa palpita, il pendolo conduce, un fremito solleva il dubbio: forse è meglio non parlare (Radio Punk motel).
I Borde-aux suonano il disincanto con schiettezza rock, mettono in scena costumi dark cuciti di trasporto elettronico, proiettano fotogrammi ipnotici a raccomandare impeti elettrici, intonano ballate fluide, sinuose, impreziosite dalle intuizioni essenziali, poetiche, ermetiche dei testi. Radio Motel pulsa, morde, accarezza e non si esaurisce al primo ascolto: l’istinto è il prezioso dettaglio del viaggio, il segreto del ritorno è proseguire.

Credits

Label: Envelope Records, 2007

Line-up: Angelo Dibello (voce, chitarre, piano, synth, loops machine, Kaoss pad e Metak weevil) – Sergio Russo (chitarre, piano, voci dal sottofondo in 6 [sei] e Gennaio non mi vuole bene) – Matteo Grosso (batteria e percussioni); Produzione artistica: A. Dibello – Arrangiato da Borde-aux.

Tracklist:

  1. Inganni
  2. Il grande freddo
  3. Televisione
  4. Gennaio non mi vuole bene
  5. Contro di me
  6. 6 [sei]
  7. L’inibizione di Iaborit
  8. Nebulosa
  9. Vertigine
  10. M.d. as a morning die?
  11. Io non torno
  12. Radio Punk motel

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2 commenti

  1. 2010:I Borde-aux attualmente sono impegnati nella scrittura del secondo disco.

    a presto!
    Envelope Records

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