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Boulevard Cinéma – Oniric

Tredici minuti e diciotto secondi. Boulevard Cinéma è una visione, un ingranaggio onirico, che si sviluppa lungo tredici minuti e diciotto secondi di suggestioni sonore ri-creando uno spazio virtualmente infinito di suggestioni visive. Boulevard Cinéma è musica per ascoltatori/spettatori complici, che nasce dalla citazione cinematografica e respira amore per l’arte filmica, occasione di contaminazione ed eclettismo, di devozione e liberazione. I fantasmi che percorrono i pentagrammi di questo concept demo sono vivi: respirano, meditano, s’immergono nella storia e la declamano, la rappresentano, la interrogano. Si muovono attraverso atmosfere raffinate, eteree, dark, ora romantiche, ora gotiche, calpestando un tappeto melodico di fascino, d’eleganza sobria ed audace. Quattro pezzi come stagioni di un sogno, l’una a introdurre l’altra: Le petit acteur preludio a Boulevard cinéma, Leitmotiv Zarathustra ouverture per Stanley Kubrick. Una primavera d’intuizioni, il maggio di Milou, la corsa di Jules e Jim ad inseguire Catherine e la sua verità possibile, il graffio lasciato dallo stupore di Amélie sul volo dei giorni, la giostra di Betty Blu; le distese intuite da Michael Nyman si pregiano dei bianco e nero di Georges Delereu, dei carillons di Yann Tiersen: Le petit acteur si schiude, plana leggera attraverso il definirsi di un’atmosfera perfetta, delicatissima, per sbocciare, Parigi color seppia dentro ad una storia di furie, in una Boulevard cinéma dalle tinte noir, tetre, corolla d’armonia dalla bellezza rigorosa, di timbri barbari. Carlo De Filippo e Gian Vigo s’intuiscono, s’ammaestrano di pathos ed alternanze ritmiche, ricreano la seduzione della carta pesta osando l’arguzia tecnica, l’arditezza semantica dei generi quando, dialogando, si con-fondono per fondersi; danno vita ad un miscela accattivante di new wave, progressive, folk rock, in cui le tendenze s’inquinano trasversalmente, purificandosi l’un l’altra. Il secondo atto di questa sintetica sinfonia si apre con il respiro nero di Leitmotiv Zarathustra , parentesi d’Odissea, autunno d’intuizioni sospese, di paure primordiali, che il basso indovina e trattiene, che la voce rammenta, indaga. Il gioco di sillabe di Simona Giusti anticipa ed accompagnerà la spiazzante Stanley Kubrick, stridente ed esplosiva, febbrile inchino alla Clockwork Orange del regista, omaggio alla sua lucida genialità, a quel particolare tempo fuori dal tempo. La ritmica qui scavalca la logica della canzone ed assimila la logica dell’immagine, in cui sono la velocità, la fermezza e la luce a determinare la misura del significato; le voci creano l’unico equilibrio possibile nell’assenza assoluta d’equilibrio, circoscrivendo il luogo dei delitti, di una libertà assente.
Gli Oniric ci regalano un frammento di sonorità impeccabili e di forte coinvolgimento emotivo; scelgono di osare e lo fanno curando ogni singolo dettaglio, dal back cover alla qualità tecnica dell’incisione.
Per chi si muove contro. Per chi si muove comunque.

Credits

Label: Home recording by Oniric – 2008

Line-up: Carlo De Filippo (keyboards, synths, piano) – Gian Vigo (vocals, guitars, bass, lyrics) – Guest: Simona Giusti (vocals in Stanley Kubrick)

Tracklist:

  1. Le Petit Acteur (prelude)
  2. Boulevard Cinéma
  3. Leitmotiv Zarathustra (prelude)
  4. Stanley Kubrick

Links:Sito Ufficiale – Free Download,MySpace

Le Petit Acteur – Preview

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