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BIOS – Eterea Post Bong Band

Cosa si può dire di questi Eterea Post Bong Band? Per esempio che sono stati invitati dal Professore Michele Emmer a presentare il loro ultimo lavoro musicale ad un convegno d’aggiornamento per docenti universitari delle scienze matematiche. Ecco, tanto per capirci.
Quest’ultimo progetto della band vicentina, otto tracce racchiuse nell’album BIOS, non è altro che una ricerca maniacale della musica nella matematica, o viceversa. Se con il precedente Epyks 1.0 gli EPBB avevano scandagliato il concetto di “software” e la relazione con l’uomo che lo crea, lo usa e lo subisce, a distanza di tre anni si spingono oltre, studiando quei codici matematici che in un qualche modo governano il creato. Detto ciò ne consegue che definire la loro musica “math-rock” è poco.
Oltre ad una dose massiccia di sana goliardia musicale (solo loro sanno quanto si divertono a fare musica), BIOS è davvero un progetto complesso e curato nei dettagli. Talmente curato che anche se tutta la questione matematica fosse solo una trovata per far parlare un po’ gli ignoranti come me, comunque alla band andrebbe stima, rispetto e gratitudine: indurre l’ascoltatore a perdersi nell’artwork del disco (tracklist integrata in un mini-poster che rappresenta la scrivania di un improbabile studioso matematico mentre sul retro i credit sono sparsi in un foglio pieno di numeri) è una di quelle esperienze che legano indissolubilmente il fruitore di musica all’elemento “disco”. Stimolare, stimolare, stimolare.
Ritmi ossessivi, incastri di suoni e campionamenti (vengono citati Brian Eno, Mum, Green Day, Verdena, e di tutto e di più), estratti audio dalla cinematografia e riferimenti alle sfide dell’uomo con la matematica (per esempio la partita a scacchi del campione Kasparov contro un pc): questi sono solo alcuni degli ingredienti di BIOS.
Gli Eterea Post Bong Band hanno creato nuovamente un non-luogo assurdo, ma comunque estremamente reale. A metà tra esercizio di stile, follia e creatività, la band vicentina anche questa volta riesce a stupire. Continuo a non capire a cosa possa servirmi la successione di Fibonacci, ma di certo l’hanno resa molto più simpatica ai miei occhi, anzi alle orecchie. La copertina, come tutto il disco, dividerà le opinioni del pubblico: in tanti odiano il cavolo-broccolo romanesco, io lo adoro!

Credits

Label: La Famosa Etichetta Trovarobato – 2013

Line-up: Luigi Funcis (elettronica) – Pol de Lay (chitarre) – Rigon (percussioni) – LeleSd (chitarre); hanno collaborato David Santucci, Enrico Gabrielli, martino Cuman, Michele Scatena

Tracklist:

  1. The rise of ramanujan
  2. Homo Siemens
  3. Scipstep
  4. Fibo
  5. Tim peaks
  6. Mentina
  7. Essi
  8. The fall of Kasparov

Link: Facebook, SoundCloud

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