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Nostra Signora della Dinamite – Giorgio Canali & Rossofuoco

cp_canaliNostra Signora della Dinamite è l’album che vorresti avere con te in caso di naufragio su un’isola deserta” (G.C.). Nostra Signora della Dinamite è la nuova fatica discografica di Giorgio Canali & Rossofuoco, la quinta di Giorgio Canali e la quarta con i Rossofuoco, non una band esecutrice, ma un gruppo di musicisti che costruisce un contributo creativo in studio. L’album uscirà il 17 aprile in contemporanea con l’ultimo, e questa volta definitivo, album dei PGR. E’ un caso, ma ricordiamo che, dopo l’album de Le luci della centrale elettrica, Canali è stato impegnato per un anno con i live in giro per i club italiani. Nostra Signora della Dinamite si distingue dal passato perché si presenta più poetico, eppure le ballate spianano la strada a quella rabbia che Canali puntualmente sa gridare. Lezioni di poesia è un brano che lo stesso Canali presenta come “dedicato a coloro che salgono in cattedra, che comunque non hanno capito un cazzo del mondo e menchemeno di me che, per di più, ho ben altri cazzi in testa”. MP nella Bg è un brano che sembra voler ricordare coloro che hanno lottato per i propri ideali utilizzando mezzi diversi. Spesso però è l’abitudine a giocare un brutto scherzo: ci si abitua a ciò che si ha, senza cercare altro, tenendo strette solo le finte certezze e cadendo, spesso, nei luoghi comuni. Ma se non è la singola persona a muoversi nella direzione giusta per se stessa non c’è nulla da fare. Se si sta fermi ad aspettare che tutto cambi allora ha ragione Giorgio: “Paisà, canta che ti passa […] Paisà,canta aspetta e spera”. Scorre la title track che sembra volersi presentare come un brano delicato, non che Canali non lo sia, ma lui osa e lo sa fare.  Segue Nuvole senza Messico, ricco di citazioni  e autocitazioni (“Volare volare, che poi ci si perda nel blu dipinto di merda”). Quello della foto è un’istantanea in cui ci si ricorda di essere e sorridere felicement, di seguito si scopre di essere stati tagliati via e allora ci si chiede se siamo capaci di impressionarci sulla pellicola, ormai utilizzata poco a causa del digitale; le strofe Canali le ha rubate ad una sua canzone scritta alla fine degli anni ’80 e mai pubblicata da Politrio: brano ancora attuale: “Io non esisto, Io sono il vuoto, sono quello tagliato via nella foto. Io sono il margine, sono la sponda, Io sono quello che resta all’ombra. Io sono il mai, Io sono il senza, Io sono l’inesistenza,Io sono il buio, non ci sono e non c’ero, Io sono la dissolvenza al nero”. A chi non è mai capitato di rifugiarsi in un bar e affogare i propri pensieri in un bicchiere alienandosi da ciò che ci circonda? Rifugi d’emergenza è per chi cerca quel riparo mentre tutti intorno “cantano, e che ci sarà mai da cantare? Sarà che le canzoni di merda sono così facili da imparare.[…] Corre spietata la lagna di un cantautore e tutto ciò che ti resta da fare è annegarla in un bicchiere”. Tutti gli uomini invece tocca la sofferenza provocata da una storia d’amore, quella sofferenza che si ripeterà ancora… “come un’idiota ti innamorerai di un altro idiota ancora. Lo sai  lo rifarai, sarà la primavera, sarà che gli idioti sbocciano come fiori sugli alberi”.
Nulla è cambiato dal suo esordio da solista, nel frattempo: “il mondo ha continuato a fare finta di cambiare, rimanendo invece la stessa merda di sempre”.

Credits

Label: La Tempesta Dischi – 2009

Line-up: Giorgio Canali (voce,chitarra) – Claude Saut (chitarra, basso, cori) – Luca Martelli (batteria, cori) – Marco Greco (chitarra, cori)

Tracklist:

  1. Quello della foto
  2. Lezioni di poesia
  3. Tutti gli uomini
  4. Nuvole senza Messico
  5. Rifugi d’emergenza
  6. Nostra Signora della Dinamite
  7. MP nella GB
  8. Scheggie vaganti
  9. Respira ancora
  10. Mme et Mr Curie

Links:Sito Ufficiale,MySpace

Quello della foto/Schegge vaganti – Preview

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