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Nevica su quattropuntozero – Gianluca Lo Presti

Come i graffi o i sensi, i giorni si sedimentano. Come i baci o i silenzi, le ore si addensano. Come il colore, l’attimo si coagula. Il tempo vissuto diventa parola, si fa eco e ritmo e melodia. Nevica su quattropuntozero. Nevicano cristalli sul calore di una vita, si trasformano in acqua e poi in vapore, in una bruma fatta di respiri e suoni. Un’aria lattiginosa, quasi tangibile, avvolge una scrittura lieve perché passata tra le dita della cura, una voce la canta consegnandola ad un’atmosfera iridata in cui effonde il suo profumo d’intimità. Le parole, poste una accanto all’altra con amorevole attenzione, sfiorandosi si intrecciano fino a diventare una traccia di blu che disegna immagini, vi galleggiano i dettagli dei sogni e le sfumature di quella quotidianità che ne è madre. Un’elettricità attraversa i segni e tutt’attorno costruisce una volta di madreperla, una carezza d’organza… un globo d’acqua. Per le parole Gianluca Lo Presti genera con l’elettronica un abbraccio liquido capace di mantenerle sospese, come se sostenute da una bolla o da ciglia. I suoni sintetici sono risonanze di altri mondi e insieme voci del reale, sublimate oppure torte fino a stillare essenze, lambiscono le visioni della lingua, le animano, le fanno danzare. Come su un mare che vibra, il canto si muove leggero, si fa vento… per farsi sentire non ha bisogno delle urla, gli basta essere sussurro. Al canto basta essere neve, per toccare e fare attrito. Il tocco di candidi fiocchi di ghiaccio iscrive storie Tra atomi d’aria, diventa calore quando dà voce all’essere Debole, alla vulnerabilità scelta, all’anima che vuole credere al silenzio. C’è una delicatezza da cogliere, una levità da ascoltare dentro i mormorii e i fruscii. C’è una gentilezza da ri-conoscere nei riflessi dei suoni. C’è una pioggia carezzevole sotto i cui battiti passeggiare per Livorno con Le teste di Modì. Ci sono Piccoli meccanismi sincronizzati in cui la luce degli occhi si scopre essere mistero e sapienza, minute sincronie nel cui ventre la “libertà sembra senso di gravità“. Ci sono sogni intorno a cui nuotare e rifugi sottopelle. Ci sono brividi che “si allargano come cerchi nell’acqua“. Ci sono profondità e ricami sottili. C’è la semplicità con il suo splendore e la sua trasparenza. La musica ne è dimora. “Adesso, il colore e il suo fulgore. Tutto ne riceve vastità. Effondimento, effondimento, sbocchi, riempimenti. Invasione delle superfici, ispessimenti delle forme. Tessuto, materia. Il precedente squarcio dischiuso da grafismo, rivolto a segnalare, a situare, a indicare, lascia il posto agli INCANTESIMI” (Henri Michaux).
Per giungere a questo disco Lo Presti ha attraversato le collaborazioni con Lucio Dalla e Blaine Reininger (Tuxedomoon), i sorrisi di una bambina, la costruzione di un luogo – il Lotostudio – in cui il sognare si potesse incontrare con il reale, ha navigato per ore mute e per giorni, ha percepito i piccoli mondi dischiusi da volti o gesti…ha sentito, tanto da poter cantare e far diventare musica quello che i sensi hanno colto, una musica da donare ad altri sensi, una musica in cui “il battito si fa lento per ascoltare“.

Credits

Label: Audiofile – 2007

Line-up: Gianluca Lo Presti

Tracklist:

  1. Nevica su quattropuntozero
  2. Sotto al tuo cuscino
  3. Le teste di Modì
  4. Piccoli meccanismi sincronizzati
  5. Se mi tocchi tu
  6. Tra atomi d’aria
  7. Discutibile
  8. Hana-bi
  9. Mr Sullivan chiuso in una scatola
  10. Debole

Links:Sito Ufficiale,MySpace

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