Lost Highways » LH Compilations http://www.losthighways.it Seek your mood, Find your lost highways! Wed, 27 Mar 2024 21:01:29 +0000 en-US hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.2.37 A distant time, a distant space – Compilation http://www.losthighways.it/2012/01/06/a-distant-time-a-distant-space-compilation/ http://www.losthighways.it/2012/01/06/a-distant-time-a-distant-space-compilation/#comments Fri, 06 Jan 2012 15:58:59 +0000 http://www.losthighways.it/?p=16893 La bellezza della musica è intrappolata nella ragnatela dell’intrattenimento a tutti costi. E nell’aria spargiamo onde sonore d’inquinamento spirituale. La musica è altra cosa. La musica è balzo spazio-temporale. E’ volontà di potenza. E’ suggestione del momento al di là di qualsiasi logica promozionale e commerciale. Sentirsi vergini d’ascolto ogni volta che si schiacci il tasto play è il vero atto d’amore verso la musica. Quest’essenza la si può trovare solo in piccole belle realtà di passione come la DeAmbula Records, scrigno di grandi nomi, come Ulan Bator, misti a quelli di  giovani promesse, come Ka Mate Ka Ora. Gli otto brani di questa compilation sono otto cristalli di ghiaccio sonico, sono otto gocce di rugiada, di idiomi e silenzi diversi, tra le trame di una ragnatela di suoni più forti del gelo di un inverno interiore che non vogliamo riconoscere. Il rock alternativo è il verbo che domina il flusso di coscienza di questa compilation. Se vi guardarete nello specchio  ghiacciato della campagna fuori dalla vostra finestra vedrete un tempo distante… uno spazio distante dove potrete rinascere, volgendo lo sguardo verso la luce di stelle lontane. LostHighways.it continua il suo viaggio per il quinto anno consecutivo e vi dona ancora una volta il sogno di credere in un altro universo, in una altra “scelta”, come avrebbe detto il signore delle realtà parallelele Hugh Everett III.
Nel titolo e nei versi citati abbiamo usato le parole di Eddie Vedder dei Pearl Jam. Quelle di Unthought Known (Backspacer, 2009). Ci sembrano adatte, splendide per cominciare questo 2012. Arrivano più lontano di dove riusciamo anche solo a pensare. (Si ringraziano Amalia Dell’Osso, Marco Campitelli, Emanuele Gessi, Giulia D’Aprile Albertini, tutti i gruppi coinvolti e… Eddie Vedder)

Tutti i brani e l’artwork sono in download autorizzato.

Link: CD Download

A distant time A distant space – Preview

Credits

Tracklist:

01 The Sorcerer (Theme) – Amaury Cambuzat
02 Bitter & Sad – Magpie
03 Human Behaviour – Pineda
04 At – Ulan Bator
05 Gaia – BuenRetiro
06 Dna – (P)itch
07 Exemple De Violence – The Marigold
08 My Psychedelic Teacher – Ka Mate Ka Ora

Foto © Emanuele Gessi
Artwork 2012 © Giulia D’Aprile Alberitini
Titolo e versi di Eddie Vedder
LostHighways.it in collaborazione con DeAmbula Records

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Bottom of Light – Compilation http://www.losthighways.it/2011/01/01/bottom-of-light-compilation/ http://www.losthighways.it/2011/01/01/bottom-of-light-compilation/#comments Sat, 01 Jan 2011 12:53:19 +0000 http://www.losthighways.it/?p=12771 Cos’è la musica indipendente? E’ la scelta artistica ardita dettata dal talento in nome della ricerca della bellezza. Trovare la bellezza duratura significa esplorare e mai accontentarsi. Scovare il fondo di luce. In questo periodo della società liquida dove essere celebri e più importante di celebrare l’arte musica, noi di LostHighways continuiamo a credere nelle strade perdute dell’ascolto intelligente e  vi proponiamo una selezione di dodici artisti dell’underground italiano. Sono essenzialmente dodici talenti che hanno segnato il 2010 e sicuramente sentiremo parlare nel 2011. C’è il pluripremiato Samuel Katarro (premio del PIMI (Premio Italiano Musica Indipendente) come miglior solista del 2010 e premio Fuori dal Mucchio nel 2009 come miglior debutto discografico); i prorompenti Baby Blue sicuramente band rivelazione 2010, l’imperituro spleen degli Edwood, i radiohediani Ofeliadorme che anticipano il loro primo album in uscita nel prossimo gennaio con la suggestiva Ian; i UnePassante che preannunciano il loro cambiamento di rotta rispetto al precedente disco con una cover degli Animal collective; e non finiscono le sorprese con la talentuosa Carlot-ta che vi strabilierà per la sua capacità di sintetizzare l’arte pianistica di una Beatrice Antolini e la classe di una Cristina Donà. Ancora il piano protagonista nelle dilatazioni elettroniche d’avanguardia del duo Synusonde (F. Bragaglia e Matteo Ramon Arevalos) che fonde il passato e il futuro in un grande flusso di coscienza. Per non parlare di gruppi interessantissimi dalle sonorità psichedeliche mai scontate come i Leitmotiv, i Ka Mate Ka ora, o la freschezza del rock al femminile di Giulia Villari e dei Pazi Mine ed il cantautorato che non vuole somigliare a nessuno di Andrea Cola. In pratica una compilation nella sua eterogeneità di stili che trova un suo unico perchè nel celebrare e anticipare talenti. Si ringrazia la A Buzz Supreme nella persona di Andrea Sbaragli che ha permesso la realizzazione di questa compilation di cui  siamo lieti di regalare in free-download a tutti i lettori di LostHighways per inaugurare felicemente questo 2011. Le strade sono diventate scalini ma la sostanza non cambia: la bellezza assoluta della musica di qualità.

Link: CD Download

Bottom of Light – Preview

Credits

Tracklist:

    01. OFELIADORME “Ian“ 5’41” (Bono)
    Tratto dall’album “All Harm Ends Here”, Febbraio 2011, Ofeliadorme
    02. LEITMOTIV “Psychobabele” 3’33” (Sileno, Consoli)
    Tratto dall’album “Psychobabele”, Febbraio 2011, Pelagonia Dischi
    03. SAMUEL KATARRO “Three Minutes in California “ 3’28”
    Tratto dall’album “The Halfduck Mystery”, 2010, Trovarobato/Angle
    04. EDWOOD “Millions” 2’42” (Campetti)
    Tratto dall’album “Godspeed”, 2010, ACupInTheGarden
    05. BABY BLUE “Earthquake” 2’59” (Maddaleno)
    Tratto dall’album “We Don’t Know”, 2010, Trovarobato
    06. KA MATE KA ORA “Back Home” 3’01” (Venturini)
    Tratto dall’album “Entertainment in Slow Motion”, 2010, Deambula Records
    07. PAZI MINE “Here” 4’27” (Ardizzoni)
    Tratto dall’album “Pazi Mine”, 2010, Super Fake Recordings
    08. CARLOT-TA “Pamphlet” 3’59” (Sillano)
    Tratto dall’album “Make Me a Picture of the Sun”, Marzo 2011, Anna The Granny Records
    09. GIULIA VILLARI “November” 4’09” (Villari)
    Tratto dall’EP “River”, 2010 Giulia Villari
    10. SYNUSONDE “Mahler” 6’52” (Bragaglia, Arevalos)
    Tratto dall’album “Yug”, Gennaio 2011, MH Records
    11. ANDREA COLA “Se io, tra voi” 3’ 27” (Cola, Giovannini)
    Tratto dall’album “Blu”, 2010, Andrea Cola/Aidoru Associazione
    12. UnePASSANTE “Also Frightened” (Lennox – Portner – Weitz)
    Tratto dall’EP in uscita in Aprile 2011 per Anna The Granny Record

* Tutti i brani, a parte Millions, sono stati o saranno promossi in Italia da A Buzz Supreme.
Tutti i brani editi da A Buzz Supreme eccetto November e Psychobabele.

Foto © Serena Remondini | www.serenaremondini.it
Artwork 2010 © Giulia D’Aprile Albertini
Titolo e versi di Amalia Dell’Osso

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Mouths – Compilation http://www.losthighways.it/2010/02/23/mouths-compilation/ http://www.losthighways.it/2010/02/23/mouths-compilation/#comments Tue, 23 Feb 2010 13:57:17 +0000 http://www.losthighways.it/?p=8683 mouths5Bocche assetate. Bocche affamate. Bocche umide. Bocche asciutte. Bocche di vulcano. Bocche di mare.. Bocche di volontà.
Queste sono le bocche sotterranee della Campania che annaspa e che crede ancora nell’arte, nella Musica, nell’importanza di ubriacarsi di fermento.
Dopo la quadrilogia di compilation basate sui mood delle stagioni, LostHighways ritorna a regalare in free download un nuovo ardito progetto, la compilation dedicata alle realtà musicali campane: Mouths.
LostHighways vuole alzare la coperta dell’indifferenza artistico-sociale che popola questa falcidiata regione e far emergere una faccia, un’altra bocca, tante bocche. Quelle di tanti giovani artisti che nel corso degli ultimi cinque anni stanno rappresentando la speranza del cambiamento sociale.
Noi crediamo possibile che una margherita possa nascere e crescere ai margini di una strada d’asfalto.

Mouths è dedicata a tutti quei festival locali, a quei piccoli club della regione Campania che hanno creduto e credono in questi artisti e forniscono spazi di libera espressione della musica.
Mouths è indirizzata anche a quei governanti locali che credono nella costruzione di un campo di calcio come sola via di scampo per allontanare i giovani dalla malavita e dimenticano di supportare spazi per la musica, una forza che può davvero elevare l’animo umano.
Mouths è una dichiarazione d’amore per chi è fautore di sinergia tra musica e arti figurative. La cover della compilation è firmata dall’artista napoletano Rinedda (www.rinedda.it), che ha realizzato il progetto grafico ispirandosi ai brani selezionati. Il suo tratto spigoloso, in bilico tra i sussurri di Klee e Chagall, sanno essere flusso interiore e seducente.
Mouths colleziona i vari colori musicali della Campania degli ultimi anni. I due volumi demarcano due mood, due suggestioni distinte. Nel volume 1 predominano tonalità più aggressive, più propriamente pop-rock; nel volume 2 le atmosfere diventano più rarefatte e meno elettriche.
Nel volume 1 si parte dalla band rivelazione campana di qualche anno fa: gli EPO, rappresentati dal radioheadiano Pezzo commerciale estivo. Quindi si risponde con la band rivelazione campana di questo 2010: Il Vortice; La struttura del vuoto è il singolo del momento nell’underground musicale campano dove si miscelano atmosfere Soundgarden e Marlene Kunt in una chiave che porta il segno di grande competenza lirica e sapienza innovativa . Nel crescendo rock si approda ai Da’namaste che con Inverno inverno inverno inverno sintetizzano il loro progetto multicolore dove continui cambi di atmosfera si dipanano in un flusso orignale e omogeneo. Nel segno dell’originalità seguono anche gli El-ghor con il loro indie-rock cantato in francese, qui rappresentato dal loro ultimo singolo Rien n’est parfait. Dalla stessa etichetta Seahorse Recordings arriva un altro originale progetto: gli Stella Diana; Mandarancio è la sintesi di una vena cantautorale intinta in codici new-wave.  Un po’ di spensieratezza a base di post-punk ballabile con The Collettivo; Dancer non ha nulla da invidiare a brani che NME osanna negli ultimi anni. Quindi ancora un progetto sui-generis proveniente dalla stessa etichetta I Make Records de Il Vortice: Verme Robots; in Psycho city vi sono incursioni di alternative-rock frapposte a passaggi melodici di rara bellezza. A testimoniare che nell’underground musicale della Campania c’è una cultura musicale a 360°, che nessun genere è trascurato, l’onda del post-rock del Nord Europa è degnamente rappresentata da il Cielo di Bagdad; Magic Bus è il crescendo dove si incrociano i Mogwai con i Sigur Rós. Le stesse influenze continuano a scorrere nelle trame cantautorali della giovane band napoletana più interessante ed originale del momento: gli Onirica; Ludwig riesce a sintetizzare l’originalità delle sonorità degli Onirica con la loro cura per i testi indirizzati a pagine storiche della nostra penisola che hanno legami non trascurabili con ciò che accade oggi. Mouths non dimentica Le Viti di Titanio, una band che miscela il post-punk alla Nick Cave con strumenti a fiato non tipici del genere; Naguine è un’oscura ballata che ben rappresenta il progetto dei fratelli Vitale. Il volume 1 si chiude con Dall’esterno, il brano più politico e punk uscito negli ultimi anni a Napoli e dintorni; iI Lev sono una sorta di CCCP che interpretano alla lettera la filosofia comunista della rete, pubblicando le loro produzioni sempre in free-download sul loro sito e bandendo qualsiasi uso di social-network.
mouths6Il secondo volume di Mouths è quello che graffia l’anima con sonorità più morbide. Apertura affidata a due chicche. La prima è un regalo dei Blessed Child Opera: l’out take Promised circle dall’ultimo album Soldiers and Faith; la voce di Paolo Messere sfiora e accarezza una notte di corde folk bagnate da onde improvvise di indietronica da brividi. La seconda perla inedita della compilation è una “Martini Dry version” del brano Lest we forget della band Curtis Jones & The Gossip Terrorists che sta raccogliendo i favori di tutta la critica musicale italiana (e non) con il suo rock ricco di influenze, dai The Doors ai Joy Division, da David Bowie ai Cousteau. Segue la Campania che negli ultimi anni è riuscita a proporre cantautorato originale in mondi sonori alternativi come in quello del folk-blues della bellissima ballad You Must Stay Out di Songs For Ulan e in quello del jazz di Delirio degli Gnut. Si prosegue nella scia del cantautorato in chiave Lennon che si veste di atmosfere alla Calexico con il brano I’m not alone dei the Softone, un’altra realtà musicale campana di gran classe. Quindi sempre in punta di piedi ci facciamo pizzicare il cuore dall’intensa ballad A sign degli Abulico, una band dalle coordinate più rock rispetto a questo brano ma che sa esprimere il suo talento anche in veste più soft. Ci imbattiamo poi nel capolavoro Transparent Smiles, presente nel nuovo disco della band casertana Psychopatic Romantics. Gli Iris’tea ci regalano eteree atmosfere elettroniche di magica progressione con Phantom, ricordandoci che forse gli Owl City ce li avevamo in casa e non lo sapevamo. Cherry the Tight Rope Walker distilla la certezza folk-swing dei The Gentlemen’s Agreement e che si frappone a due scommesse di LostHighways. La prima è Enrico Falbo, giovane compositore beneventano, che con Viaggio verso Zora emana un approccio compositivo originale tra il mondo della world-music di matrice Kusturica/Gabriel a quello della laptop-music di Thom Yorke. La seconda scommessa è un giovane cantautore napoletano: Dilis che esprime una delicatezza e un’intensità vocale sorprendente nel brano Pensieri d’autunno.
LostHighways vuole ringraziare tutte le etichette, le band e gli artisti che hanno aderito a questa iniziativa. Nostro unico scopo è condividere.
Mouths è suono che scivola sulla lingua e arriva negli occhi di chi non sa vedere per meccanismi contorti di un sistema finto. Bocche. Varchi. Da un manipolo di musicisti ai vostri occhi. La musica è massa d’anima e carne. Il suo movimento è un circolo continuo tra dentro e fuori.
(Si ringraziano per la collaborazione:  gli EPO a cui auguriamo di tornare presto; tutti gli artisti e le etichette che hanno autorizzato il free download dei brani; Amalia Dell’Osso; Rinedda; il titolo deve qualcosa a Pablo Neruda)

Link: Mouths Compilation Download

Credits

Tracklist:

  1. Pezzo Commerciale Estivo – EPO
  2. La struttura del vuoto – Il Vortice
  3. Inverno inverno inverno inverno – Da’namaste
  4. Rien n’est parfait – El-Ghor
  5. Mandarancio – Stella Diana
  6. Dancer – The Collettivo
  7. Psycho city – Verme Robots
  8. Magic Bus – Il Cielo di Bagdad
  9. Ludwig – Onirica
  10. Naguine – Viti di Titanio
  11. Dall’esterno – Lev

Vol. 2

  1. Promised circle – Blessed Child Opera
  2. Lest we forget – Curtis Jones & The Gossip Terrorists
  3. You Must Stay Out – Songs For Ulan
  4. Delirio – Gnut
  5. I’m not alone – The Softone
  6. A Sign – Abulico
  7. Transparent Smiles – Psychopatic Romantics
  8. Phantom – Iris’tea
  9. Viaggio verso Zora – Enrico Falbo
  10. Cherry the Tight Rope Walker – The Gentlemen’s Agreement
  11. Pensieri d’autunno – Dilis

Artwork 2009 © Rinedda (Rino Sorrentino)

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Spring After Dark – Compilation http://www.losthighways.it/2009/05/25/spring-after-dark-compilation/ http://www.losthighways.it/2009/05/25/spring-after-dark-compilation/#comments Mon, 25 May 2009 07:44:48 +0000 http://www.losthighways.it/?p=5572 spring_front002“Un’armonia di fatti irrilevanti che conferiscono una certa metafisica al tuo vagabondare” (H. Miller, Primavera nera).
Il tempo (s)corre. Sempre. Qualche volta proviamo a fermarlo con deviazioni d’occorrenza.
Qualche volta sogniamo di diventare gamberi per distendere sullo spazio degli eventi un ritmo a ritroso.
Siamo in ritardo. Paghiamo pegno alla Primavera.
Non abbiamo rispettato il numero 21 e l’equinozio che Marzo scandisce.
E non importa. Perchè torniamo indietro, contando i giorni al contrario ed è di nuovo 21, e lo è di un marzo rinnovato.
Salutiamo la stagione del risveglio (relativo) con una compilation, ancora una volta scegliendo di supportare la filosofia delle netlabel. Il free download (regolamentato) è un’alternativa di diffusione/divulgazione che abbiamo sempre seguito.
L’intero progetto (dall’artwork alla tracklist) ha come denominatore comune una visione molto cupa della Primavera, non per questo vinta o arresa. Siamo partiti da una fotografia, abbiamo riflettuto, riveduto, collegato (parole, fatti, colori, volti, suggestioni). Perchè ci piace lasciarci trasportare dalla (non)logica degli incroci.

I contenuti extra sono opera di nomi cui siamo legati. Perchè ci piace coinvolgere, essere coinvolti e condividere.
Due bonus tracks vedono la partecipazione di un gruppo campano e di un giovane compositore islandese che si è dimostrato entusiasta dell’idea e ci ha concesso un brano al momento in download solo dal sito della sua etichetta. Così un pezzo della nostra terra si unisce, idealmente, all’Islanda delle sospensioni.
A volte il cielo diventa scuro improvvisamente e il verde della campagna diventa più vivo, più intenso. La Primavera può avere anche questo volto. Può essere la speranza fuori dal tunnel dell’inverno. E’ la rinascita di quello che sembrava morto. La rinascita in potenza. Forse in atto. Forse. Metafora sonica dopo l’oscurità di cieli neri può essere il rock senza parole, il rock che diventa strumentale ai limiti della classica e del jazz: il post-rock. Ecco un’altra nostra connessione ardita. La nostra primavera è nera e improvvisa.  Tratto simbolico del probabile.
La nostra terza compilation del ciclo delle stagioni è dedicata al post-rock e all’ambient, altri due generi che hanno un grande seguito nel mondo e che il mainstream ceco e sordo dimentica come sempre.
LostHighways vuole dissotterare ciò che altri calpestano, vuole portare a galla i manufatti perduti che affiorano sui fondali del mare delle netlabel e del free download. Nove brani sono estratti dagli immensi archivi delle netlabel Lost Children e Wise Owl Records.
Il cielo si squarcia e nella boscaglia, tra le voci del vento, si fa strada Mr. Butterfly della band campana  Il Cielo di Bagdad che ci ha concesso in esclusiva questo brano estratto dal loro ultimo lavoro Export for malinconique; il loro post-rock delicato e soave è riflessione onirica in climax progressive. Il giusto uncino di partenza per volare sulle ali della Bee degli inglesi Double Handsome Dragons che mischiano l’attitudine post-rock ad una certa vena metal, nel dare suono a tempeste improvvise all’orizzonte dei nostri pensieri. Il secondo gruppo selezionato dalla Netlabel Lost Children è forse uno dei migliori gruppi della scena post-rock attuale:  gli Sleepmakeswaves ,capaci di regalare salti emozionali come non pochi forgiando un suono apocalittico incentrato su chitarre pulite ed ipnotiche in spazi aperti di estasi come accade in Exits To Nowhere. Quindi le luci incerte della Primavera che arriva tra i rami di alberi rigogliosi che già perdono petali prematuri sono la descrizione perfetta di One Down dei Pet Slimmers of the Year, un’altra straordinaria band inglese che sporca di metal il post-rock. A seguire con I Am With The Lost siamo davanti al fluire della memoria che sfila veloce nelle trame del vento di contaminazione progressive degli inglesi Wecollectskies. Ma il fluire della memoria può anche essere un suono più pacato e meno impetuoso, come quello di Jewelry, Such as Memory dei texani Magnets. Le gocce di una pioggia elettrica iniziano a cadere sul sentiero delle notti di Marzo e scorre il post-rock ai limite del math di Artifact Poetry dei Dawnshape. E poi un libero volo di 8 minuti oltre la stratosfera immergendoci in un rock strumentale che si tinge di deflagrazioni metal-progressive con Terraforming dei francesi Stellardrive. Quando una goccia di rugiada scorre dalla foglia sspring_retro002candendo il nostro atterraggio di fortuna inizia il canto del violino, il canto della rinascita, il canto di Faun ovvero il primo brano ambient della compilation, la creazione di uno dei più grandi talenti islandesi contemporanei, un compositore di new classical: Ólafur Arnalds. Faun è il giorno sesto di Found songs, progetto di sette brani dedicati allo scorrere del tempo. Una sfida completamente riuscita ad una delle figure più vicine al mondo magico dei Sigur Rós. Quindi ci troviamo ad attraversare la Red forest, immergendoci nel post-rock del talentuoso duo Spaces di Brooklyn. Atmosfere floydiane da brividi. Quindi il notturno che aspettavamo dopo la tempesta di emozioni, scorre il secondo episodio ambient The brightest lights in the darkest skies di Ben Woods e approdiamo sulle rive di un lago del pensiero, dove note di piano cadono come rami secchi a formare disegni d’acqua come prolungamenti dei desideri. Durante questi otto minuti si possono immaginare le porte dell’Eden. Il nostro viaggio si chiude con la suite Someone To Remember dei londinesi  From The Sky, le corde di chitarra sono un tremito continuo verso gli abissi della memoria.
La Primavera suona cupa e nera con gli odori del post-rock mai morto. Cupa. Nera.Non per questo vinta o arresa. Dubbiosa. Latente come una somma improbabilmente probabile. 2+2=5. Volendo.

(Si ringraziano per la collaborazione: Lost Children, Wise Owl Records, Herself, Alessandra Gismondi, Marco Notari, Il cielo di Bagdad, Ólafur Arnalds, Giulia D’Aprile Albertini, Amalia Dell’Osso; l’artwork deve molto a “certe emozioni” e a Steven N. Meyers)

Link: CD Download

Spring after dark – Preview

Credits

Contenuti originali di:

– Herself (www.myspace.com/herselfweb)
Spring After Dark (titolo)

Alessandra Gismondi (www.myspace.com/pitchsound)
– Di primavera assente

Marco Notari (www.myspace.com/marconotari)
– In decadente bellezza

Per gentile concessione (in via eccezionale) a LostHighways:
Mr. Butterfly (estratto da Export For Malinconique)
Il cielo di Bagdad – www.myspace.com/ilcielodibagdad

– Day-VI Faun (estratto da Founds Songs)
Ólafur Arnalds – www.myspace.com/olafurarnalds

And two & two always makes up five (2+2=5, Radiohead)

Tracklist:

  1. Mr. Butterfly – Il Cielo di Bagdad
  2. BeeDouble Handsome Dragons
  3. Exits To NowhereSleepmakeswaves
  4. One DownPet Slimmers Of The Year
  5. I Am With The Lostwecollectskies
  6. Jewelry, Such as MemoryMagnets
  7. Artifact PoetryDawnshape
  8. TerraformingStellardrive
  9. FaunÓlafur Arnalds
  10. The Red ForestSpaces
  11. The Brightest Lights In The Darkest SkiesBen Woods
  12. Someone To RememberFrom The Sky

Artwork 2009 © Giulia D’Aprile Albertini

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The dust of the moon – Winter Compilation http://www.losthighways.it/2008/12/25/the-dust-of-the-moon-winter-compilation/ http://www.losthighways.it/2008/12/25/the-dust-of-the-moon-winter-compilation/#comments Thu, 25 Dec 2008 20:00:35 +0000 http://www.losthighways.it/?p=2918 Quanti di noi non alzano più la testa al cielo notturno? Da quanto tempo non osserviamo la luna che è lì ed ogni sera ci spia e ci giudica con i suoi mille volti?
Ecco, tra quei mille volti c’è il suo pianto, quello della neve che imbianca e purifica i nostri cuori malati, quello della polvere di luna. Per sentirci liberi dovremmo pungerci con aghi di pino. Solo così ricorderemmo il tempo perduto nei nostri recinti di asfalto.
Questo è il secondo Natale di LostHighways, all’inizio di quest’avventura (nel settembre 2007) non avremmo mai pensato di arrivare a così tanti incroci da cui imparare e ripartire per scoprire sempre viva e forte la curiosità.
A Natale ci si incontra con vecchi amici ed è un’occasione per tirare le somme dell’anno andato.
E quest’ultimo anno è stato veramente ricco di soddisfazioni per LostHighways.

Se andate nei negozi e siete loro clienti affezionati, insieme allo scontrino vi viene offerto un dono come un calendario, un’agenda, un sacchetto con sponsor… noi non vi presentiamo scontrino, ma vi doniamo la nostra passione! Un’altra nostra compilation dedicata alle stagioni e ad uno specifico genere musicale, come abbiamo fatto in autunno con Chasing shooting stars. La nostra selezione invernale è incentrata su un genere considerato rottame, roba da piccole etichette… le grandi case discografiche oramai si dedicano a prodotti depurati e pastorizzati nella lotta per la sopravvivenza. Per noi questo Natale suona la canzone che resta e nasce folk, che nasce dall’etnia, dalla tradizione di un popolo, che ha bisogno di una chitarra ed una voce. Una canzone che può essere cornice di nostalgia per un anno che passa con qualche compagno di viaggio in meno.

Non vogliamo recensire ogni brano di questa compilation. Desideriamo che la scopriate pezzo per pezzo nel silenzio di una stanza, lontano dal rumore di questi strani giorni. Una sola nota la lanciamo per il primo brano che, a differenza degli altri, non è un promo digitale dell’immenso archivio della IODApromonet ma è un regalo a LostHighways da parte dei Blessed Child Opera. Soldiers and Faith è una ballad semplice che svela una lirica intensa che entra sotto pelle senza bisturi. Che una delle  più emozionanti band indipendenti del momento ci regali un brano di un disco che ha tre mesi di vita ci inorgoglisce e ci dà energia per andare avanti sotto la polvere di luna. Il tutto è impreziosito dai contributi di Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione (titolo e citazione da Il canto della neve silenziosa di Hubert Selby Jr.), Casador – Alessandro Raina (Cristalli di neve e versi tratti da La terza neve di Evgenij Evtusenko), Giulia D’Aprile Albertini (artwork).
Vi lasciamo i nostri auguri per queste feste usando il dialogo che avvenne tra il folksinger Bob Dylan e il manager della Columbia in uno dei momenti decisivi per la storia della Musica di tutti i tempi:

“Mi domandò se avevo mai fatto un altro lavoro e io risposi che ne avevo fatti una dozzina, una volta avevo guidato anche il furgone di un panettiere. Prese nota di tutto e mi chiese se c’era qualcos’altro. Gli dissi che avevo lavorato in un cantiere e lui volle sapere dove:
– A Detroit
– Hai girato molto?
– Eh si!
– Mi chiese della mia famiglia , di dov’erano.Gli dissi che non ne avevo idea, era da parecchio che non c’erano più.
– Ti ricordi di quando stavi con loro?
– Gli dissi che mi avevano cacciato di casa.
– Cosa faceva tuo padre?
– Elettricista
– E tua madre?
– Casalinga.
– Che generi di musica suoni?”
– Musica folk
– Che tipo di musica è la musica folk?
Gli dissi che erano canzoni che la gente si passava di mano in mano. Quell’interrogatorio mi dava sui nervi, per cui decisi di ignorarlo. Billy non sembrava sicuro di sapere chi fossi. Tanto meglio. Non avevo voglia di rispondere alle sue domande, non mi sentivo in dovere di spiegare niente a nessuno.”
(da Chronicles Vol.1 – Bob Dylan)

(Si ringraziano per la collaborazione: Tommaso Cerasuolo e i Perturbazione, Alessandro Raina, Paolo Messere e i Blessed Child Opera, Giulia D’Aprile Albertini, Amalia Dell’Osso)


Link: CD Download

The dust of the moon – Preview (Soldiers and Faith – Blessed Child Opera)

Credits

Contenuti originali di:

Tommaso Cerasuolo – www.myspace.com/perturbazione
The dust of the moon (titolo)
“Una felicità che credeva finita per sempre” (da Il canto della neve silenziosa – Hubert Selby Jr.)

Casador (Alessandro Raina) – www.myspace.com/songsofcasador
Cristalli di neve
Versi (scelti da La terza neve – Evgenij Evtusenko)

Per gentile concessione (in via eccezionale) a LostHighways:
Soldiers and Faith (brano estratto dall’album omonimo) Blessed Child Opera – www.myspace.com/blessedchildopera

Tracklist:

  1. Soldiers and Faith – Blessed Child Opera
  2. I’ll Forget you – Peter Bradley Adams
  3. Sad Song – Adam Faucet
  4. The Little Garden – Erin Bode
  5. To Begin Again – Chris Dorman
  6. The Junction of the Two Rivers – Big Low
  7. Yes I’m Cold – Chris Bathgate
  8. The Liking – Grey Anne
  9. Dark Autumn Hour – Frontier Ruckus
  10. Singing lullabies – Dana Falconberry
  11. Two Trees – Jason Anderson
  12. Tourniquet – Viarosa
  13. They Were Wrong – Matthew Ryan
  14. Lighthouse – Faith Kleppinger

IODA Promonet Link:Sito Ufficiale

Artwork 2008 © Giulia D’Aprile Albertini

Fronte/Retro (clicca sull’immagine per ingrandire)

Interno 1- 2 (clicca sull’immagine per ingrandire)

IODAPROMONET LINK

Music Provided by IODA Promonet

LeavetakingPeter Bradley Adams
“I’ll Forget you”
from “Leavetaking”
(Sarathan Records)

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Show Me Magic, Show Me OutAdam Faucett
“Sad Song”
from “Show Me Magic, Show Me Out”
(Bluetint Records)

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The Little GardenErin Bode
“The Little Garden”
from “The Little Garden”
(Native Language Music)

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To Begin AgainChris Dorman
“To Begin Again”
from “To Begin Again”
(Earthwork Music)

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More On This Album

The Junction of the Two RiversBig Low
“The Junction of the Two Rivers”
from “The Junction of the Two Rivers”
(Smoked Recordings)

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Wait, Skeleton.Chris Bathgate
“Yes I’m Cold”
from “Wait, Skeleton.”
(Quite Scientific Records)

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More On This Album

Facts N FigurinesGrey Anne
“The Liking”
from “Facts N Figurines”
(Greyday Records)

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The Orion SongbookFrontier Ruckus
“Dark Autumn Hour”
from “The Orion Songbook”
(Quite Scientific Records)

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More On This Album

oh skies of greyDana Falconberry
“Singing lullabies”
from “oh skies of grey”
(00:02:59 LLC)

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More On This Album

Life Sucks Love Sucks Dose OutJason Anderson
“Two Trees”
from “Life Sucks Love Sucks Dose Out”
(States Rights Records)

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More On This Album

Send for the SeaViarosa
“Tourniquet”
from “Send for the Sea”
(Tarnished Records)

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More On This Album

Matthew Ryan Vs. The Silver StateMatthew Ryan
“They Were Wrong”
from “Matthew Ryan Vs. The Silver State”
(00:02:59 LLC)

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BoulevardsFaith Kleppinger
“Lighthouse”
from “Boulevards”
(Two Sheds Music)

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http://www.losthighways.it/2008/12/25/the-dust-of-the-moon-winter-compilation/feed/ 0
Chasing shooting stars – Autumn Compilation http://www.losthighways.it/2008/09/21/chasing-shooting-stars-autumn-compilation/ http://www.losthighways.it/2008/09/21/chasing-shooting-stars-autumn-compilation/#comments Sun, 21 Sep 2008 17:27:20 +0000 http://www.losthighways.it/?p=2339 “Nulla. Non è Nulla”. E’ il cambiamento. La fine e l’inizio. L’abbondanza e il letargo delle premonizioni.
“Il crepitare. Lo scintillio”
… delle foglie staccate dai rami dopo il primo temporale di fine estate. Della pioggia di stelle cadenti che illuminano il cielo del buio d’autunno. Del tempo che posa la luce e l’ombra sui piatti della sua Bilancia e inventa l’equilibrio perfetto della notte eguale, scegliendo il mistero del numero 21 e le lune del mese di Settembre. Del silenzio e dei segreti dell’ocra e del rosso esplosi nell’ω delle attese. Della Pazienza che ricuce i petali ai bisogni, chiude gli occhi e sussurra piano… “And every Light reveals some Shade”. E i Ventri addomesticano la fame sulle diagonali dell’inverno a venire, stringendo il Sapore e la memoria.
LostHighways ripone nella bolla dell’equinozio d’autunno il primo anno di vita e offre in free download una compilation dal sapore retro-rock. Una compilation impreziosita dal privilegio dei contenuti originali di Paolo Benvegnù (autore di Versus) e di Giuliano Dottori (autore del titolo e dell’adattamento di un verso di Civil War di Joe Henry), e dell’interpretazione grafica di Giulia D’Aprile Albertini.

Dieci tracce di rock perduto. Dieci foglie di rock mai morto. Quel rock che negli anni settanta ha gettato le basi per tutto quello che è venuto dopo. Quel rock in cui nessuno del mainstream crede più, forse. Ma c’è una speranza. Questa speranza viene dalla Svezia. Da un’etichetta indipendente: la Transubstans Records. Nel giro di pochi anni ha pubblicato numerosi dischi di band provenienti dal Nord Europa che continua a credere nel verbo seventy.
Si parte dagli inclassificabili svedesi Drahk Von Trip, tra prog-rock, art-rock, psichedelia e folk. Un suono denso di poesia del tempo scandita dal suono di violini, flauti accanto a sintetizzatori vintage e chitarre ipnotiche. Autumn traspira di natura che muore e rinasce come le foglie. La voce di Suzanne è suadente come quella di una fata celtica.
Il riff floydiano dei norvegesi Lucifer Was incendia l’aria con Old In Eden. Un sound ricco di suggestioni tra chitarre urlanti e organi Hammonds, tra archi e l’incantevole voce di Jon Ruders.
La terza traccia della compilation è dei Graveyard, una nostra conoscenza: abbiamo approfondito questa grandiosa band con una recensione dell’ottimo esordio e con un’interessante intervista. I Graveyard sono tra Deep Purple e Iron Butterfly. Sono hard-rock denso di blues a cui non si può resistere e Satans Finest è il classico esempio.
Segue il 100% hard-rock cantanto in lingua madre svedese degli Abramis Brama. Nalen oscilla tra una prima parte bagnata di un riff ciclico che conduce ad una seconda parte più slow dove la sensualità danzante di un basso si frammenta di folgori di batteria improvvisa.
Prendete i Pink Floyd e i Black Sabbath, unite questi opposti immergendoli in liquide e space atmosfere. Tra momenti hard-rock e primo metal sound si svolge la trama di Sannaraijz degli svedesi First Band From Outer Space. Nove minuti d’impeto.
Dal silenzio sgorga un organo vintage per declamare l’incipit prog-rock di un quintetto norvegese sensazionale come i Gargamel. Sono il punto di incontro tra le due facce del genere: i Van Der Graaf Generator e i King Crimson. Tics è un brano progressive senza leziosità, i virtuosismi sono finalizzati alla melodia crescente e ipnotica.
Il prog basato sulla ricerca costante della melodia è quello del brano Circus Of The Absurd degli inglesi Pilgrym. Sono la reincarnazione degli Asia con il piglio dei King Crimson. Gli accenti di chitarra sono memorabili sui rimbalzi di organo.
La retro-psichedelia degli Skyron Orchestra continua la compilation dando spazio a quel suono alla Jefferson Airplane tra organi e chitarre fuzzy tanto incisive quanto melodiche e memorabili come si possono ascoltare in Sacred Atmosphere.
Irrompe un riff ai limiti del metal primordiale dei Burning Saviours, un’altra nostra vecchia conoscenza, abbiamo recensito il loro ultimo lavoro. Propongono un rock preciso e melodico che affonda le radici nella tradizione rock classica. The Spellweaver è da non perdere.
La decima e ultima traccia è firmata Carpet Knights. Zonked ovvero dove i cambiamenti di tempo sono di casa. Le improvvise accelerazioni sono vento che scorre sotto la finestra dei ricordi. Tra Jethro Tull e Anekdoten.
Dieci brani in cui suonare uno strumento ha ancora un senso. Il rock che devia ed erra per cercare melodia. Tanti assoli di rock maschio che continua ad essere suonato e prodotto, e una mano oscura lo tiene ai limiti. LostHighways, in collaborazione con la Transbustans, ha mozzato questa mano per portare sotto un modesto fascio di luce queste strade perdute del rock.
Buon compleanno a LostHighways! Buon ascolto a voi!

(Si ringraziano per la collaborazione: Paolo Benvegnù, Giuliano Dottori, Giulia D’Aprile Albertini, Amalia Dell’Osso, Luciana Manco e Konrad Cronberg.)


Link: CD Download.

Chasing Shooting Stars – Preview

Credits

Label: Transubstans Records

Contenuti originali di:
Paolo Benvegnù (www.myspace.com/benvegnupaolo)
Versus

Giuliano Dottori (www.myspace.com/giulianodottori)
Chasing shooting stars (titolo)
“And every Light reveals some Shade” (adattamento da Civil War – Joe Henry)

Tracklist:

  1. Autumn – Drahk Von Trip
  2. Old In Eden – Lucifer Was
  3. Satans Fines – Graveyard
  4. Nalen – Abramis Brama
  5. Sannraijz – First Band From Outer Space
  6. Tics – Gargamel
  7. Circus Of The Absurd – Pilgrym
  8. Sacred Atmosphere – Skyron Orchestra
  9. The Spellweaver – Burning Saviours
  10. Zonked – Carpet Knights

Transubstans Records Links:Sito Ufficiale,MySpace

Artwork 2008 © Giulia D’Aprile Albertini

Fronte/Retro (clicca sull’immagine per ingrandire)

Interno 1- 2 (clicca sull’immagine per ingrandire)

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Sands of time – Free Download Indie-Music Compilation http://www.losthighways.it/2008/08/05/sands-of-time-free-download-indie-music-compilation/ http://www.losthighways.it/2008/08/05/sands-of-time-free-download-indie-music-compilation/#comments Tue, 05 Aug 2008 20:44:57 +0000 http://www.losthighways.it/?p=2162 Anche LostHighways va in vacanza… ma a suo modo, regalandovi una selezione di musica indipendente che vorrà essere la colonna sonora della vostra micro-estate. Sfruttando il canale di distribuzione americana di musica indipendente Iodapromonet siamo riusciti a collezionare 19 brani di leggera gioia nostalgica. Per una volta abbiamo voluto scegliere delicate melodie, uncini soffici di note che suonino senza sperimentazioni estreme, che siano traduzioni sonore di mari interiori. Sono brani dove il pop, il folk, la psichedelia danzano sulla sabbia del gusto indipendente.
Ecco la recensione-cronaca del viaggio estivo che vi presentiamo in free-download attraverso lo scorrere del tempo (Sands of time). Chiudete gli occhi e salite su una moto, una bici, un’auto o una qualsiasisi cosa che vi permette di bucare il tempo e lo spazio.
Partiamo con The Charlatans, una delle band brit-pop più alternative degli ultimi 18 anni: nonostante ognuno dei suoi dieci album si sia assestato tra i primi venti posti delle classifiche UK, non è mai arrivato il loro nome dalle nostri parti.

Nella nostra compilation è presente il singolo You Cross My Path, incluso nell’ultimo lavoro omonimo uscito per la celebre label Cooking Vinyl, il cui roster annovera gente come Frank Black e Echo and the Bunnymen.
Dopo l’immediatezza dell’alt-pop dei The Charlatans segue la band culto del momento… i texani Black Angels che stanno stregando mezzo pianeta con questo loro psych-folk che emana effluvi allucinogeni da peyote, proseguendo sulle strade deserte di band storiche come The Doors. Doves è impetuosa tempesta di sabbia da cui si può solo essere travolti.
Lasciamo il deserto ed entriamo nel mondo freddo della metropoli dove oggetti si animano di malinconia aggredita dall’usura quotidiana, rimangono questi detriti di vita moderna come le Fluorescent Lights che canta Matthew Thomas Dillon aka Windmill. Per descriverlo pensate Flaming lips e Mercury rev che si incrociano con un vocalist come Neil Young. Folk-pop dal sapore ineguagliabile.
Il viaggio per le strade perdute prosegue con la hit Head Rolls Off dei Frightened Rabbit, una vecchia conoscenza di LostHighways (abbiamo recensito ultimo lavoro The Midnight Organ Fight uscito per la FatCat Records). Questi scozzesi partono dall’esperienza dei Coldplay preservando quel sapore indie che la band di Chris Martin ha difficoltà a conservare con gli anni. La loro attitudine è 100% Counting Crows. Da non perdere.
Senza sosta vibriamo e prendiamo il volo sulle note della ballad Baby’s Romance del talentuoso singer-songwriter Chris Garneau che, con una voce alla Damien Rice, strega e crea atmosfere incredibili attraverso accurati arrangiamenti di archi e fiati. Si propone come un nuovo Ed Harcourt.
Via come il vento le nostre orme sonore si posano su una band americana cult come i Cake. Jolen è un singolo estratto dalla ristampa del loro primo album del 1994 Motorcade of Generosity, prima di sfornare quella bellissima cover I Will Survive di Gloria Gaynor che si poteva apprezzare come colonna sonora del film Liberi del 2003 con Elio Germano. Jolen contiene i punti di forza di questo gruppo pop-rock che improvvisamente si trasforma in funk trascinante e sporco.
Il sole batte forte ma le orecchie non si stancano e veniamo ingabbiati dall’acustica del project del californiano Matt Ebree (vocalist dei Rx Bandits) a nome Love You Moon. Why Pop Stars Sell Silicone è folk-pop che mette su di morale, è fresco come un alito di vento cercato su di una spiaggia al tramonto.
Restiamo in California con la suggestiva Lie di Modwheelmood, una laptop band che propone un fresco alternative-pop alla sua terza uscita digitale della trilogia Pearls to Pigs. Un progetto veramente interessante.
Negli ultimi anni il pop, in particolare l’indie-pop, ha cambiato coordinate geografiche e si è spostato nella penisola scandinava. In quest’ondata abbiamo scelto gli svedesi Marching Band con la loro leggera e soave For Your Love: eccentrici strumenti (xylophone, marimba, banjo, vibraphone) definiscono atmosfere uniche.
A metà strada ci imbattiamo con Santogold, battezzata “the queen of all pop in 2008″ dalla celebre rivista NME. L.E.S Artistes è una hit spaventosa che a noi italiani forse arriverà in ritardo… qui siamo fermi a Madonna! Santogold è una moderna Cindy Loper a cui non si può resistere.
Al giro di boa la songwriter americana Nina Nastasia, accompagnata dal drummer Jim White, ci culla con la gothic-folk ballad I Write Down Lists dove la voce di Nina regala brividi sonori tra Nico e Joni Mitchell.
Dopo la pausa riflessiva, di nuovo scivoliamo nella sabbia leggera con lo psyc-soul-rock dei debuttanti californiani Mother Hips. Freschi, immediati ma non banali con il brano Time We Had.
La voce delicata di Mirah segue la nostra notte estiva illuminando il cielo con una Lone Star che scivola sulle corde della nostra anima. E’ materiale lo-fi raro recuperato dagli archivi della celebre K Records.
C’è spazio per una breve e intensa ballad Martha Ann da quel capolavoro folk-rock Fear of Flying di David Karsten Daniels uscito nel 2008 per la mitica FatCat Records.
Seguendo lo stesso mood con lo stesso cuore pieno di emozione ci lasciamo accarezzare dalle note di estate morente in A Good Son degli americani Gentleman Auction House.
Ai margini di una strada del nord europa, tra Mark Gardener (Ride) e gli islandesi Brian Jonestown Massacre, ci troviamo a riesumare cadaveri dimenticati di sogni andati, immobilizzati in atmosfere psych-folk e scopriamo che il sole sorgerà ancora Yeah – Yeah.
La ripresa di questo vento che soffia dal nord ci porta in pieno Texas dove degli indie-rockers puro sangue dalla doppia identità, ,i Centro-matic(USA)/South San Gabriel(Europe), hanno uncini melodici irresistibili che rimbalzano in intense progressioni pop-rock di grande gusto.
Prima che il viaggio volga al termine, l’anti-folk band Herman Dune che ha condiviso il palco con gli Arcade Fire ci proietta nel country che sporca il folk accendendo luci lontane di pop crepuscolare con gli eleganti finali fiati di Your Name / My Game.
La nostra traversata si conclude con un brano dal gusto pop anni ’60, We Are Young dei The Shaky Hands che si ispirano fortemente a quei geni che furono The Kinks.
La benzina è finita ma con Sand of Time un nuovo viaggio in compagnia di LostHghways potrà sempre ricominciare.
Ognuno degli artisti presenti nella compilation si può approfondire nei link indicati di seguito.

Ci vediamo a Settembre. Non dimenticateci altrimenti sarete perduti!

Buone vacanze dallo staff di LostHighways. (Foto originale by Rosa D’Ettore; Artwork by Anna Maria Saviano)



Link: CD Download.

Sands of time – Preview

IODAPROMONET LINK

You Cross My PathThe Charlatans
“You Cross My Path”
from “You Cross My Path”

(Cooking Vinyl)

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Directions To See A Ghost - iTunes ExclusiveThe Black Angels
“Doves”
from “Directions To See A Ghost”

(Light In The Attic)

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Puddle City Racing LightsWindmill
“Fluorescent Lights”
from “Puddle City Racing Lights”
(Friendly Fire Recordings)


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The Midnight Organ FightFrightened Rabbit
“Head Rolls Off”
from “The Midnight Organ Fight”

(Fat Cat Records)

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Music For TouristsChris Garneau
“Baby’s Romance”
from “Music For Tourists”

(Absolutely Kosher)

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Motorcade of GenerosityCake
“Jolene”
from “Motorcade of Generosity”

(Upbeat Records)

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WaxwaneLove You Moon
“Why Pop Stars Sell Silicone”
from “Waxwane”

(Sargent House)

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Pearls to Pigs, Vol. 3Modwheelmood
“lie”
from “Pearls to Pigs, Vol. 3″

(Modwheelmusic)

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Spark LargeMarching Band
“For Your Love”
from “Spark Large”

(U & L Records, Inc.)

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SantogoldSantogold
“L.E.S Artistes”
from “Santogold”

(Lizard King)

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You Follow MeNina Nastasia & Jim White
“I Write Down Lists”
from “You Follow Me”

(Fat Cat Records)

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Kiss The Crystal FlakeThe Mother Hips
“Time We Had”
from “Kiss The Crystal Flake”

(Camera Records)

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Fear of FlyingDavid Karsten Daniels
“Martha Ann”
from “Fear of Flying”

(Fat Cat Records)

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The Old Days FeelingMirah
“Lone Star”
from “The Old Days Feeling”
(Modern Radio Record Label)

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Alphabet GraveyardGentleman Auction House
“A Good Son”
from “Alphabet Graveyard”

(Emergency Umbrella)

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My Bloody UndergroundThe Brian Jonestown Massacre
“Yeah – Yeah”
from “My Bloody Underground”

(‘a’ Records)

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Dual HawksCentro-matic
“Quality Strange” (mp3)
from “Dual Hawks”

(Misra)

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1-2-3 / Apple TreeHerman Dune
“Your Name / My Game”
from “1-2-3 / Apple Tree”

(Everloving)

LunglightThe Shaky Hands
“We Are Young”
from “Lunglight”

(Kill Rock Stars)

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LostChristmas07… with or without words http://www.losthighways.it/2007/12/24/lostchristmas07-with-or-without-words/ http://www.losthighways.it/2007/12/24/lostchristmas07-with-or-without-words/#comments Mon, 24 Dec 2007 17:05:38 +0000 http://www.losthighways.it/2007/12/24/lostchristmas07-with-or-without-words/

Cari lost readers,
sono quasi tre mesi che ci seguite e non bastano parole per ringraziarvi. Noi da questa parte a scrivere, voi da quell’altra a leggere… manteniamo in vita il concetto della condivisione e della partecipazione al di là del tempo e dello spazio in nome della musica e dell’arte (in generale). Nella nostra società occidentale siamo una vera oasi nel deserto ma dobbiamo resistere perché il nulla è sempre in agguato. Questo è il primo natale per LostHighways e vogliamo festeggiarlo con voi attraverso un dono che è simbolo della condivisione. In linea con la nostra sezione Free Download e con la nostra scelta di supportare la musica scaricabile in maniera legale, grazie alle licenze Creative Commons ed al mondo delle net-labels… abbiamo pensato a questa doppia selezione. Per non prenderci troppo sul serio abbiamo scelto i colori ironicamente azzurri e rossi, come del resto il titolo, riferendoci a noti simboli storici del mainstream.

La prima selezione LostChristmas07 – With Words esplora 13 brani di musica “cantata” che si espande in mille colori di una tavolozza alternative e che vanno dal pop al trip-hop passando per il rock seguendo strade che non sarebbero mai avallate dalla discografia tradizionale, regalando momenti unici.
Molti degli artisti li troverete su Jamendo. Si parte alternative pop con i White Room per poi proseguire in atmosfere elettroniche e psichedeliche dei VS. Quindi il pop si colora di tonalità acustiche con i Fresh body shop e poi diventa dark con i nostrani Fine before you came. La compilation rossa prosegue tra splendide perle di artisti italiani come gli Eugeniè, gli Ameliè, The Sad snowman e quelle di artisti d’oltralpe come i francesi Clownage e i polacchi Orchid. La conclusione è affidata al dark-beat dei Black Era pubblicati dalla italiana netlabel Aquietbump
.
La seconda selezione LostChristmas07 – Without Words è la compilation del viaggio. Il post rock, l’ambient, l’elettronica e la psichedelica valicano le colonne di Ercole alla ricerca di suggestioni soniche di pura bellezza. Le parole non servono, sono note strumentali di viaggi interiori negli abissi dell’inconscio. Dalla traccia 1 alla 8 ci sono tempeste dell’anima che sono regalate da artisti della net-label inglese Lost Children. Alcuni di essi come gli Stellar Drive sono stati protagonisti di nostre recensioni sperimentali. Quindi la compilation azzurra entra nei meandri della musica celebrale, quella dell’elettronica che scandaglia e fa male. Artisti come Lule Kaine, 9cent9, Lo Dev Alm e Stefano Giust della net-label torinese Chew-Z saranno i nostri traghettatori in mondi sommersi. L’epilogo del viaggio sarà affidato all’elettronica di classe del finlandese Planet Boelex che abbiamo già recensito in Free download, e che ci porterà ad un Soft Landing.
Un grazie particolare ad AnnaMaria Saviano che ha impreziosito la doppia compilation con le sue splendide artwork.
Buon viaggio durante le 26 tappe della selezione delle nostre strade perdute!

LostChristmas07 – With Words

Tracklist:

  1. Papillons – White room
  2. Noway – Vs
  3. Niceday – Fresh body shop
  4. A city – Fine before you came
  5. Gray cell – Moving sand
  6. Shake you – Amèlie
  7. Clones – Clownage
  8. Rain – Bronson Norris
  9. Illuminarsi – Eugénie
  10. Moreless – Orchid
  11. I See – Tryd
  12. Pictures in my morning – The sad snowman
  13. Trilateral – Black Era

Link: CD1 Download.

Puoi copiare, distribuire, pubblicizzare ed eseguire questo album finché:

Devi riconoscere il merito all’artista

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Distribuisci ogni opera derivata sotto la stessa licenza

LostChristmas07 – Without Words

Tracklist:

  1. Lakeside hotel – Josh Elliott
  2. Turbulences – Stellar Drive
  3. The end of lord’s constellation – Noise Room
  4. I saw Simon dance – Double handsome dragons
  5. You write I read two difference – Loss of child
  6. One day you will teach me to… – Sleepmakeswaves
  7. Floating on a cloud – Final light
  8. Enlightened False Consciousness – French teen idol
  9. Klaus – Lule Kaine
  10. Lletor2 – 9cent9
  11. Crash of silente – Lo Dev Alm
  12. MkUltra III – Stefano Giust
  13. Soft Landing – Planet Boelex

Link: CD2 Download.

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Artwork by Anna Maria Saviano

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