Photo finish dell’AD duemilaventiquattro. Lieta novella fresca di stampa uscita il 20 dicembre, Tommaso Primo ritorna sulla scena a distanza di tre anni da quella Favola Nera, uscita in pieno periodo pandemico e che era infarcita di molteplici canditi e carati ad impreziosire un lavoro spumeggiante e ben accolto dal pubblico e dalla critica. Questo Vangelo secondo Primo porta come elemento di novità il fatto che sia un’opera pensata e confezionata su un asse geografico che ha travalicato i confini regionali per concretizzarsi e divenire vinile e poesia sulla bisettrice tra Napoli e Milano e viceversa. Infatti la produzione passa per le mani sapienti di Gianmarco Grande e Davide De Blasio ed esce per l’etichetta milanese Trigger ed il risultato è un gradevolissimo concept album che analizza, con il consueto tratto coraggioso e sfrontato, tematiche attuali e laceranti come le separazioni sempre più presenti nel mondo, utilizzando personaggi biblici qui rivestiti con abiti moderni ed a cui vengono affidate parole dritte ed affilate per indicare la via. Un Tommaso Primo nato insieme agli anni novanta e che qui affonda il colpo evidenziando che c’è la stessa folle matrice a comporre il suono materico di un GOT MIT UNS o di un farneticante ALLAH AKBAR. Se è vero che Santo Mangione nacque prima di Cristo, come diceva una mia zia saggia, la sua Jesus Christ SuperSaiyan, primo singolo che apre il disco, come ha dichiarato l’autore stesso, con il suo aggrappante eloquio dagli angoli puntuti vuole prendere per il bavero i mercanti, intesi come i potenti del mondo, a volerli cacciare da un tempio che può essere di tutti ma che va rispettato in ogni millimetro ed in ogni molecola. Ed in cui l’energia dell’amore può bucare l’oscurità. Il secondo singolo che ha anticipato l’uscita del disco, Fiori nel Sahara, fotografa una storia d’amore intima ed abbagliante tra una Maria ed un Giuseppe contemporanei, che combattono, lacrime agli occhi, la rassegnazione con la tenerezza e con la pazienza, sentimenti fertilizzanti capaci di generare fiori anche nelle spianate arse dal sole più spietato. Blu Angel guarda ancora all’amore come un rifugio capace di trasformare i sogni infranti in nuvole viaggianti come Maurice Tillet, tra convinzioni bombardate e uranio impoverito sulle ambizioni, con l’idea di campare su una zattera in cielo schivando la possibilità di finire ad abitare un atollo nelle viscere della terra. Maddalena danza su armonie che rimandano ad atmosfere tra amori e calessi, lei vittima di pregiudizi ed odio come uniche ancore altrui per gratificare la propria miseria, per dirla con Umberto Eco. Alchemica preghiera d’amore traccia la via del cambiamento, a zig zag tra le mine dell’urgenza che rischia di divenire fretta, creando un luogo immaginifico. Perché l’amore questo fa, rende uomini tutti gli dei. Nell’incipit di Mamma Sole, che l’autore racconta essere realmente esistita, abitante dei Quartieri Spagnoli, iconica figura di una Napoli post bellica, ritroviamo la divina Lina Sastri in sottofondo, in un altrettanto iconica scena tratta da Mi manda Picone che dà il la a questo ritratto di donna appassionato e a schiena dritta, a ricordare che solo chi striscia non inciampa. Martin Luther King e i suoi sogni di uguaglianza fanno da controcanto a ‘E suonne, intesi come barche nel cielo per noi marinai del vivere, da preservare, custodire e lucidare tra una sconfitta ed una risalita, nella ferma consapevolezza che chi non sta da una parte o dall’altra della barricata diviene la barricata stessa. Il disco si chiude con Devil e Giuda, due diapositive bibliche spolverate con cura, per essere accomodate in una cornice del nostro tempo e per parlarci di minacce silenti e traditori di bassa lega, inveleniti dal Dio denaro. Tommaso Primo raggiunge la prima decade di carriera e lascia ai posteri sentenze neppure tanto ardue, nel qualificare questo Vangelo secondo Primo come una evoluzione naturale della propria coraggiosa cifra stilistica, che non teme cambi di rotta anche senza reti di protezione. Del resto la coerenza è l’unica barriera invalicabile che possiamo alzare, restando e resistendo ben consapevoli che sia altra cosa dalla staticità. E qui l’artista napoletano salta l’ostacolo atterrando senza affanno in un territorio ancora nuovo, ma in cui si muove con la consueta profondità di sguardo.
Credits
Label: Triggger/ADA Music Italy – 2024
Line-up: TOMMASO PRIMO (CHITARRA E VOCE) – GIANLUIGI CAPASSO (CHITARRE)
Tracklist:
- JESUS CHRIST SUPER SAYAN
- FIORI NEL SAHARA
- BLUE ANGEL
- MADDALENA
- ALCHEMICA PREGHIERA D’AMORE
- MAMMA SOLE
- ’E SUONNE
- DEVIL
- GIUDA
Link: Sito Ufficiale
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