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Il Fraintendimento di John Cage di Lucio Leoni

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È uscito martedì 17 marzo Il Fraintendimento di John Cage, il brano di Lucio Leoni che anticipa Dove sei pt.1, l’album in uscita ad aprile e primo capitolo del suo nuovo doppio disco di inediti.

Brillante, eclettico e visionario, Lucio Leoni spazia, con ironia e fantasia, dalla tradizione popolare al rap, dal folk alla canzone d’autore, approdando a uno stile proprio e riconoscibile che sintetizza poesia, teatro canzone e sperimentazioni sonore.

Dopo l’uscita dell’album Il Lupo Cattivo (novembre 2017) e un tour di oltre 60 concerti, conclusosi con una data speciale a Villa Ada a Roma nel giugno del 2019, Lucio Leoni torna nel 2020 con il suo nuovo lavoro discografico: un disco doppio che vedrà la luce in due diverse uscite nel corso dell’anno, la prima prevista appunto per il mese di aprile e una seconda in arrivo nei mesi autunnali.

Guida all’ascolto del brano Il fraintendimento di John Cage:

John Cage è un simbolo. Il fraintendimento del suo pensiero musicale è il segno. Sono numerosissime le interpretazioni, gli studi, le analisi sul compositore americano, differenti, opposte, valutate, metabolizzate e trasformate nel corso degli anni. Un segno che è la metafora di un momento in cui si perdono certezze e ci si interroga e diventano percorribili tutte le strade: quelle del rumore o del silenzio, della partitura o della casualità: bivi che paralizzano e che ci spaventano dunque immobili assistiamo alle esplosioni e fatichiamo a reagire.

IL FRAINTENDIMENTO DI JOHN CAGE – Lyrics
Dove sei? ti sei accorta che non hai
più vent’anni che non fai più le ore piccole e che hai perso
tempo a dirti e a darmi
il senso di tutto quello che non sei
il senso di tutto quello che non vuoi
Il senso di tutto quello che cambia
di quello che non si fa quando si sbaglia
e come si pone rimedio come si raggiunge il meglio
E secondo te sono felice ti ho chiesto una volta?
e tu per nienete felice di dirmelo e per niente coinvolta mi hai detto
Guarda che tu sei felice solo quando decidi di esserlo
e allora hai detto La felicità non è uno stato è un paesino.
e di nuovo senza guardarmi mi hai detto tu non sei felice, sei un cretino.
vorrei ti addormentassi col rumore di un gran premio in sottofondo
mentre intorno è tutto zitto capiresti un pò di più mio padre e i pomeriggi di riposo
ma adesso anche i gran premi si girano di notte non ci crederesti mai
e non ci sono più le lotte tra i piloti e gli operai
guardaci, due fermoimmagine
e adesso che siamo sotto l’ombra di un vulcano
vogliamo esplodere anche noi
guardaci, due fermoimmagini
e adesso che siamo sotto l’ombra di un vulcano
possiamo esplodere anche noi
dove sei? hai capito che non riguarda solo noi
ti conforti nell’idea che anche gli altri stiano riflettendo su cosa fare
e allora forse è generazionale
forse è un passaggio un momento dell’età
e ce la fai? la sai reggere sta volta?
te la immagini la botta?
ti impressiona più resistere o mollare
la trasformazione o la conferma
e ti spaventa più il silenzio o più la merda
più il concesso o il fine mese
e le tue sono necessità oppure ancora una volta stupide pretese
E secondo te sono felice ti ho chiesto una volta?
e tu per nienete felice di dirmelo e per niente coinvolta mi hai detto
Guarda che tu sei felice solo quando decidi di esserlo
e allora ho detto La felicità non è uno stato è un paesino.
e di nuovo senza guardarmi mi hai detto tu non sei felice, sei un cretino.
Poi ti sei fatta seria
e non mi ricordo se l’hai detto tu o era nell’aria
Guarda che i bivi si trasformano in correnti
quando si segue una sola strada
e se spesso una è male illuminata e l’altra certo non è segnalata
e gli andamenti si trasformano in tendenze
e ti preoccupi del nostro rapporto
come fosse un kilo di fumo che nascondi nello zaino all’areoporto
Il compito, il rispetto e la responsabilità
sei innocuo e non ti senti mai in pericolo, ma allora quando cazzo la trovi, la felicità
Arte pubblica e processi rivoluzionari
inneschi e detonatori
ce li hai altri due paroloni?
La riconfigurazione del sensibile
e il rapporto tra estetica e politica, la musica
La funzione sociale delle arti
come si dice staage o steig
L’eterno dubbio rimani o parti
Il fraintendimento di John Cage
vorrei che disegnassi con un giro delle mani un mappamondo
e mentre intorno è tutto scritto, punteresti un dito a caso e mi diresti ti ci porto
ma adesso anche viaggiare non è più come una volta non ci crederesti mai
e non ci sono più le rotte sconosciute quelle che piacciono a noi
guardaci, due fermoimmagine
e adesso che siamo sotto l’ombra di un vulcano
vogliamo esplodere anche noi
guardaci, due fermoimmagini
e adesso che siamo sotto l’ombra di un vulcano
possiamo esplodere anche noi

Testo di Lucio Leoni
Musiche di Lucio Leoni, Lorenzo Lemme, Daniele Borsato, Nicoletta Nardi, Giorgio Distante, Marco Colonna, Nicola Baronti.
Suonato da Lorenzo Lemme (Batterie), Daniele Borsato (Chitarre), Nicoletta Nardi (tastiere), Giorgio Distante (Eufonio, tromba), Marco Colonna (Clarinetti).
Registrato nell’agosto del 2019 presso La tana del bianconiglio da Nicola Baronti e Simone Sandrucci con l’assistenza di Leonardo Bernini, missato da Lucio Leoni presso Studio-teatro.
Post produzione: Nicola Baronti e Simone Sandrucci presso La tana del bianconiglio
Mastering by C. Gruer at Pisistudio
Progetto grafico di: Livia Massaccesi
Prodotto da Lapidarie Incisioni
Etichette: Lapidarie Incisioni – Black Candy
Ufficio stampa e promozione per Lucio Leoni: Big Time
Booking: Locusta Booking

 

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LUCIO LEONI – BIOGRAFIA

Lucio Leoni nasce a Roma nel 1981 e lì ci rimane, fatta eccezione per una parentesi statunitense.

Fin da piccolo dice di amare la musica, così la madre lo iscrive a una scuola di chitarra classica. A dodici anni si ribella al concetto di “studio disperato” e lascia tutto, in nome del calcio. Capisce presto di essere scarso e rinuncia alla carriera sportiva: a diciassette anni parte per gli Stati Uniti, dove frequenta il penultimo anno di liceo e riscopre l’amore per la musica.
Torna a Roma nel 2000 e forma la band di happy rock’n’roll Yugo in Incognito. Si occupa dei testi e della voce, pubblicando un disco e due ep: Puppurri (2003) C’hai nis demo-cracy e Uomini senza gomiti (2013).

Si laurea in Scienze dello spettacolo alla Sapienza di Roma, con una tesi su “voce e drammaturgia in teatro”, e, successivamente, in Conservatorio dove frequenta il corso di Musica Elettronica. Durante gli anni universitari si avvicina anche al mondo teatrale e della recitazione, passione che influenzerà in seguito anche il suo stile musicale.
Nel 2005 fonda lo studio di registrazione Monkey Studio: si occupa di numerose produzioni, accogliendo un gran numero di artisti. Diventa in tutto e per tutto un sound engineer.

Contemporaneamente, inizia a suonare con gli Scolapasta Vintage, eccentrica band indie rock, e fonda, nel 2007, i Meccanica Ferma, sestetto elettroacustico votato alla ricerca.
L’esordio come cantautore avviene nel 2011, sotto il nome di Bucho: l’album si chiama Baracca e Burattini ed esce solo come musicassetta.

Nel 2015 esce per Lapidarie Incisioni Lorem Ipsum, il primo album firmato Lucio Leoni, che viene recensito e presentato con entusiasmo dalle principali testate, come l’Unità, Il Fatto Quotidiano, Rumore, Vinile, Rockerilla, Webnotte su Repubblica.it, Rockit, Rockol e moltissime altre.

Da Lorem Ipsum sono stati estratti 3 singoli e altrettanti video: Luna, Domenica e A me mi. Quest’ultimo ha ottenuto da subito importanti riscontri da parte del pubblico, consacrando il talento e la particolarità dello stile artistico di Lucio Leoni.

A novembre 2017 esce Il lupo cattivo, disco di inediti pubblicato da Lapidarie Incisioni/iCompany – distribuzione Sony.

L’album, nel dicembre 2017, gli ha permesso di vincere la prima edizione del Premio Freak, il premio dedicato alla figura di Freak Antoni lanciato dal MEI, COOP Alleanza 3.0 e dall’ Associazione We Love Freak, con il sostegno della Regione Emilia Romagna.

Lucio Leoni ha presentato il disco Il Lupo Cattivo in moltissime trasmissioni di qualità tra cui, Rai Radio3, ospite con intervista e minilive del programma Fahrenheit, in diretta dal salone dell’editoria “Più Libri Più Liberi” di Roma, Rai Radio 1 In Viva Voce, Rai Radio1 Sport, Rai Radio Live, GR Rai, “Kudos” in onda su Rai4, “L’Italia con voi” su Rai Italia, Webnotte su Repubblica.it, TGCOM24 e numerose altre.

Hanno scritto dell’album Il Lupo Cattivo alcune tra le principali testate, tra cui: La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Il Manifesto, L’Espresso, Il Messaggero, Rollingstone, Rumore, BlowUp, Vinile, Rockol, Rockit, Sentireascoltare, Ondarock e molte altre.

L’uscita dell’album Il lupo cattivo è stata accompagnata anche da un tour di presentazione che ha contato oltre 60 concerti in tutta Italia e che si è concluso a Roma con una data speciale a Villa Ada nell’estate 2019.

Lucio Leoni ha realizzato inoltre diversi live set in apertura ai concerti di artisti come The Zen Circus, Tre allegri ragazzi morti, Motta, Edda, Giovanni Truppi, Giorgio Canali, Frankie Hi-Nrg Mc.

Nel 2020 Lucio Leoni annuncia l’uscita del suo nuovo progetto discografico Dove Sei: un lavoro che vedrà la luce in due distinti capitoli che saranno rilasciati nel corso dell’anno.

Ad aprile esce la prima parte, anticipata dal brano e video Mi dai dei soldi feat. Andrea Cosentino, seguito dal secondo estratto Il Fraintendimento di John Cage.

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