Home / Recensioni / Album / Silence Here – Rescue

Silence Here – Rescue

recensione_rescue-silencehere_IMG_201604Disco d’esordio per Rescue, in inglese, ma dietro cui troviamo l’italianissimo (campano di Torre Annunziata) Vincenzo Di Sarno.
Dopo un primo EP, A Rainbow In The Dark, del 2013, con 4 pezzi, un’intensa attività live e un altro singolo, Barcelona, lo scorso 29 Gennaio arriva un nuovo lavoro.
“Silence Here è il posto dove l’uomo incontra se stesso con la promessa di non perdersi mai più”, ci dice lo stesso Di Sarno.
Si tratta di un viaggio, notturno e onirico, attraverso le 10 tracce (più una) del disco, dove l’autore si mette totalmente a nudo. Presto le sue paure, i suoi fantasmi, i suoi sospesi diventano i nostri, ci immedesimiamo, li combattiamo, li rifiutiamo, fino a riappacificarci e ritrovare noi stessi.
L’Intro è affidato a Below a pillow, testa sul cuscino e si parte “And so, I put my dreams below a pillow”. Night (primo singolo ad anticipare l’uscita del disco), quando alla fine ci toccherà fare i conti con tutti i volti della nostra vita “All the faces of your life, in the end, they will throw all your bones on the road”. Starfield, bella immagine di un campo di stelle, e le stelle, si sa, conducono sempre a casa “Don’t be afraid, sooner or later we’ll come back home”. Alive, che col suo crescendo di archi ci esorta a ricordarci che siamo vivi “Time is running out, and every second of your life gives you a chance to tell yourself that you’re alive”. I fiati di Tunnels, che ci conducono via via fino alla delicata Outro (August rush).
Bonus track è Your eyes, che qualcuno potrebbe trovare familiare in quanto colonna sonora la scorsa estate per una nota marca di birra. Ed è subito falò sulla spiaggia e voglia di innamorarsi.
Il disco è stato registrato per Opera Music tra Torino e Londra. Accattivante uso della voce, testi ben scritti e suggestivi, e sonorità che guardano a certa scena indipendente anglosassone (si ricordano i primi Coldplay o Radiohead), ma attraversata in maniera del tutto personale, dalle ballate ai brani più ritmati con dei picchi di grande intensità emotiva. Degna di nota, tra l’altro, è la partecipazione agli archi e agli arrangiamenti del nostro Davide Rossi, talento internazionale.
La notte sta per finire, l’alba ci troverà svegli, più o meno consapevoli, questo dipende dall’intensità dei nostri sogni e dalla voglia di lasciarci andare. Quel che è certo è che Rescue è un ottimo consolatore dell’anima

Credits

Label: Opera Music – 2016

Line-up: Vincenzo di Sarno

Tracklist:

  1. Intro (Below a pillow)
  2. Animal
  3. Night
  4. Drunk heart
  5. In heaven or nowhere
  6. Starfield
  7. Alive
  8. Tunnels
  9. Afraid all the time
  10. Outro (August rush)
  11. Your eyes (Bonus track)

Link: Sito Ufficiale, Facebook

Silence here – streaming

Night – video

Ti potrebbe interessare...

MartaDelGrandi Selva

Selva – Marta Del Grandi

Affila le sue armi Marta Del Grandi, due anni dopo l’esordio Until We Fossilize, scommettendo sulla …

Leave a Reply