Che Il Padrone della Festa sia un progetto isolato e/o una tappa preannunciata nelle carriere artistiche di Fabi, Silvestri e Gazzè è un dettaglio che nulla racconta di quanto fatto in questo lavoro, nato a seguito del viaggio compiuto dai tre cantautori nel Sud Sudan. Ciò che conta invece è che ben vengano collaborazioni di tale spessore, in quanto costituiscono un arricchimento sia per lo stesso musicista sia per chi si riconosce in quelle emozioni cantate e musicate, proprie di un mondo a rovescio nel quale ci si allontana sempre più dai valori e dalle cose belle che sono alla base dell’albero della vita. Se ipoteticamente potessimo inserire la mano in una delle due fessure dello strano faccione raffigurato al centro dell’albero, la sua bocca svelerebbe le verità che riguardano il singolo individuo attraverso i dodici brani che compongono il disco. E allora si parla di amore e del suo non esistere al di fuori di ogni coppia tra i cliché della società (L’amore non esiste). Si racconta di Anna e indirettamente di tutte le donne che in lei si identificano, dei sogni e delle mancanze che caratterizzano la sua quotidianità (Canzone di Anna). Nel brano spicca, su tutti, il verso Anna ha bisogno di essere amata per quello che ancora non è poiché rivela il più profondo desiderio dell’universo femminile, mentre l’arrangiamento, già di per sé raffinato, si impreziosisce della tromba di Paolo Fresu. L’elettropop di Life Is Sweet è un viaggio tra lotte interiori o materiali e ritmi esagitati resi ancora più palpabili dall’incedere convulso di basso e batteria. La coppia Arsenico e Spigolo tondo è la più ispirata per testo ed arrangiamento: più solenne e onirica la prima, dalla ritmica incalzante e latineggiante la seconda. Il Dio delle piccole cose inizia in punta di piedi con la sola voce di Gazzè accompagnata dalla vihuela, in uno scorcio intimista rubato, forse, a insaputa del cantautore. Il pezzo è una dolce preghiera rivolta al custode di tutti gli attimi persi, degli sguardi mai incrociati o degli oggetti cari smarriti. Un qualcuno che possa condividere con noi il senso di sfiducia e stanchezza che si nasconde dietro ogni fallimento e difficoltà.
Ogni brano ne Il Padrone della Festa meriterebbe una menzione speciale, sia per lo spunto riflessivo che se ne trae sia per la sensibilità e l’estro creativo espresso dai nostri nella composizione di ciascuno di essi. Quando intenti e qualità viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda, come in questo caso, non occorre null’altro di eclatante per stupire.
Credits
Label: Sony/Universal – 2014
Line-up: Niccolò Fabi – Daniele Silvestri – Max Gazzè
Tracklist:
- Alzo le mani
- Life Is Sweet
- L’amore non esiste
- Canzone di Anna
- Arsenico
- Spigolo tondo
- Come mi pare
- Giovanni sulla terra
- Il Dio delle piccolo cose
- L’avversario
- Zona Cesarini
- Il padrone della festa
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