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Alaska – Fast Animals and Slow Kids

recensione_FastAnimalsandSlowKids-Alaska_IMG_201410Tornano da Perugia dopo Hibrys, il bel disco che aveva certificato la qualità dei FASK. Un rock giovane, fresco, che sa muoversi su melodie colorate senza sputtanarsi. Erano stati inseriti violini, trombe e tromboni, erano stati devastati i palchi di mezza Italia, ed ora in questo inizio di Ottobre è arrivato il nuovo album, Alaska.
Un luogo dell’anima, lontano, un angolo freddo della mente, senza confini, abbacinato dal biancore. Un luogo immobile, nel quale è meglio stare fermi perchè tanto non c’è niente da fare. Perfetto per i giovani di oggi, colonna sonora di questa generazione che esplode dentro ma alla quale non viene concesso di muovere un dito.
C’è tantissima malinconia in quei chitarroni addobbati a festa. Si cerca il colore ovunque, con melodie orecchiabili e ritmi da pogo. Urla rivolte verso il cielo: chiamalo rock, chiamalo emo-core, chiamalo punk, chiamalo Aimone Romizi. Ascoltando l’album si percepisce che ancor di più tutto gira intorno alla sua figura, al suo mettersi a nudo nei testi, al suo canto sempre presente (tanto da essere pure un po’ invadente).
Nell’Overture è proprio Aimone Romizi ad iniziare dicendo “scusa, mi lascio andare un po’”, come a mettere le mani avanti mentre cammina su una passerella che porta a questo mondo di insoddisfazioni, sfoghi… in cerca di redenzione. Un diario dove le parole “paura”, “solo” e “aiuto” sono inflazionate a dismisura.
I brani sono belli, piacevoli e sempre tiratissimi, ma tutti raggiungono lo stesso livello di tensione e su quello si mantengono, così da rischiare di sembrare  uno dopo l’altro un’unica canzone lunga lunga.
Un bel disco “generazionale”, dal quale però si poteva aspettare un salto maggiore verso una dimensione musicale e concettuale più vasta. I fan saranno comunque contentissimi e si approprieranno di nuovi veri e propri perfetti inni (Come reagire al presente, Coperta, Calci in faccia)… mentre tutti gli altri attenderanno il prossimo.

Credits

Label: Woodworm Label/Audioglobe/The Orchard – 2014

Line-up: Aimone Romizi (chitarra, voce, percussioni) – Alessandro Guercini (chitarra) – Jacopo Gigliotti (basso) – Alessio Mingoli (batteria)

Tracklist:

  1. Overture
  2. Il mare davanti
  3. Come reagire al presente
  4. Coperta
  5. Te lo prometto
  6. Calci in faccia
  7. Con chi pensi di parlare
  8. Odio suonare
  9. Il vincente
  10. Gran finale

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Alaska – streaming

Come reagire al presente – video

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