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A piedi nudi – Francesco Cerchiaro

recensione_FrancescoCerchiaro-Apiedinudi_IMG_201406Francesco Cerchiaro debutta come solista nel 2008 accompagnato da la Belle Epoque con un demo autoprodotto. Nel novembre 2009 esce il primo EP ufficiale, Vàrosliget EP, per la DischiSovietStudio di Cittadella (PD). Dal 2011 inizia la lunga lavorazione del suo primo LP, A piedi nudi (DischiSovietStudio/Audioglobe), segnato da un cambio di line up: terminata l’esperienza con la Belle Epoque, in qualità di produttore artistico e musicista, comincia la collaborazione con Luca Lago (Disfunzione-Public).
A piedi nudi ci presenta Francesco Cerchiaro come un cantautore nella più classica delle accezioni, con un occhio al folk e con testi che ne sottolineano la modernità. Undici brani che ripercorrono la giornata di un uomo che si sveglia bambino, matura, invecchia e muore insieme al giorno che lo accompagna sullo sfondo. Una giornata dominata dall’amore, dalla sua ricerca e dalla sua perdita. Chitarre, ukulele, mandolino, piano, violini, fiati sono tutti strumenti che contribuiscono a rendere il suono di A piedi nudi raffinato, nostalgico, malinconico, ma sempre leggero. Un esordio discografico davvero interessante, che promette bene.

Credits

Label: DischiSovietStudio / Audioglobe – 2014

Line-up: Francesco Cerchiaro

Tracklist:

  1. Le bugie della domenica
  2. Filastrocche per bambini
  3. Diario di famiglia
  4. Rebecca
  5. Il mio cane in una stanza
  6. Cammino da solo
  7. Cara Laura
  8. Notturni
  9. Il ritorno di Rebecca
  10. Ultimo valzer a Teheran
  11. Il treno che torna da Edgar

Links: FacebookSito Ufficiale

A piedi nudi – streaming

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