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Hurricane: come rendere immortali i grandi uomini

Il 20 aprile 2014 è morto all’età di 76 anni, a Toronto (Canada), Rubin “Hurricane” Carter, ex pugile diventato negli anni sessanta il simbolo dell’ingiustizia razziale negli Stati Uniti. Sul ring tra il 1961 e il 1966, è conosciuto anche per essere stato accusato di triplice omicidio il 17 giugno 1966 a Paterson (New Jersey) e successivamente condannato a due ergastoli, con sentenza confermata dieci anni più tardi. Hurricane fu poi scarcerato nel 1985, quando l’accusa rinunciò a muovere in giudizio una terza volta contro l’illegittimità processuale sollevata dalla Corte Federale degli Stati Uniti. Dopo la scarcerazione, l’ex pugile ha vissuto in una fattoria poco fuori Toronto, e dal 1988 ed è stato direttore esecutivo dell’Associazione per la Difesa dei Condannati per Errore (ADWC) dal 1993 al 2005. il potere della musica lo renderà invincibile anche dopo la morte perchè Bob Dylan l’ha reso immortale con la canzone Hurricane scritta nel 1976. E’ lecito chiedersi: in assenza di grandi uomini saranno ancora scritte grandi canzoni come questa?

 Hurricane – Bob Dylan

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