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Imitations – Mark Lanegan

Ci sono voci che possono permettersi di interpretare tutto. Una di queste è quella di Mark Lanegan. Svestita da tempo la camicia di flanella del periodo grunge (nonostante l’uscita postuma nel 2011 dell’ultimo album targato Screaming Trees), Mark ha sempre voluto esplorare le diverse strade artistiche che gli si ponevano davanti attraverso mirabili collaborazioni: con Greg Dulli, Isobel Campbell, Martina Topley Bird, Moby e Soulsavers. Una certa attitudine alla reinterpretazione in chiave cover è sempre stata presente nel suo DNA artistico sin da quando nel 1990 nel suo primo album solista The Winding Sheet si cimentò in una bellessima cover della classica Where Did You Sleep Last Night con alla chitarra ed al basso rispettivamente i suoi amici Kurt Cobain e Krist Novoselic. In Imitations non resta nulla di quegli anni e forse è un bene per resistere al tempo che passa. Si inizia con l’arpeggio ipnotico di Flatlands di Chelsea Wolfe, dove la voce di Mark Lanegan sembra essere il sospiro del vento nelle praterie innevate di un inverno della memoria. Di mood opposto, in un’atmosfera quasi-country, è She’s Gone, dove la voce di Mark  Lanegan è più melodica che mai. Segue l’intensa  Deepest Shade, cover dei  Twilight Singers, gruppo dell’amico fraterno Greg Dulli. Poi vi sono You Don’t Live Twice  e Pretty Colors, due omaggi a Nancy e Frank Sinatra, dove in atmosfere senza tempo, quasi da spaghetti-western, Mark fornisce prova dei vari colori contenuti nella sua immensa voce. Il disco continua toccando lidi sempre più particolari, come Nick Cave con Brompton Oratory o come Kurt Weill-Bertold Brecht in Mack the Knife, dove la voce di Mark Lanegan quasi sembra diventare quella di Tom Waits. C’è spazio anche per una prova in lingua francese con Elegie Funebre di Gerard Manset. Resta in assoluto la versione più grandiosa nel suo essere anni settanta la cover di I’m Not the Loving Kind di John Cale. Imitations è un disco elegante e nostalgico, dove si sente lo scorrere  dei ricordi dei primi ascolti di un uomo. Un piccolo gioiellino.

Credits

Label: Vagrant – 2013

Line-up: Mark Lanegan

Tracklist:

01. Flatlands (Chelsea Wolfe)
02. She’s Gone (Vern Gosdin)
03. Deepest Shade
04. You Only Live Twice (Nancy Sinatra)
05. Pretty Colors (Frank Sinatra)
06. Brompton Oratory (Nick Cave)
07. Solitaire
08. Mack The Knife (Bobby Darin)
09. I’m Not The Loving Kind (John Cale)
10. Lonely Street (Patsy Cline)
11. Elégie Funèbre (Gérard Manset)
12. Autumn Leaves
Links:Sito ufficiale

Deepest Shade

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