Home / Editoriali / Musica spiazzante, che colpisce chi ascolta: Ultimo Attuale Corpo Sonoro+Bologna Violenta @ Calamita – Cavriago (RE) 14/04/12

Musica spiazzante, che colpisce chi ascolta: Ultimo Attuale Corpo Sonoro+Bologna Violenta @ Calamita – Cavriago (RE) 14/04/12

A volta bisogna fare chilometri e salti mortali per avere quello che si desidera. Soprattutto con la musica: se vuoi trovare quella giusta devi spesso armarti di cartina e buona volontà e partire verso l’ignoto. Così quando capita che leggi che a 10 minuti da casa ci sarà una serata che si prospetta davvero interessante ti stupisci e non puoi fare altro che andare.
Stasera Bologna Violenta sarà a Cavriago e prima di lui suoneranno gli Ultimo Attuale Corpo Sonoro, che hanno attirato la mia attenzione fin dai primi ascolti. Verso le 23 la band veronese sale sul palco. Il Calamita è un piccolo club, un ambiente davvero intimo per un concerto a stretto contatto con chi suona. La band di Gianmarco Mercati ci presenta i brani tratti dal loro ultimo lavoro in studio, Io ricordo con rabbia. Testi duri, che colpiscono a fondo e lasciano il segno. Brani declamati, urlati, sputati in faccia al pubblico che ascolta attento. Perché non si può non prestare attenzione alla musica degli UACS. Brani ricchi di citazioni, di storie e di storia. Brani che raccontano dei tormenti dell’uomo, come Della tua bocca. Brani che raccontano le pagine più nere della storia come la strage di Ustica (Flight data recorder), la P2 e la sua convivenza con la politica (Tessera P2#1816), l’Undici settembre 1973, ma anche parole dedicate a Pasolini e al suo omicidio (Empirismo eretico, dall’album Memorie e violenze di Sant’Isabella del 2009). Parole dure e poesia che si mescolano nelle letture che anticipano ogni brano e nei testi. Rock e rabbia portati sul palco magistralmente. Un set intenso nonostante sia abbastanza breve (poco più di mezz’ora per lasciare lo spazio al set successivo), che conferma gli Ultimo Attuale Corpo Sonoro come una delle realtà più interessanti. Un progetto denso di contenuti che sa come trasmetterli a chi li ascolta.
Tempo di liberare il palco e Nicola Manzan è pronto per occuparlo. O meglio, non sarà proprio lui a salire sul palco, ma Bologna Violenta, la sua one-man band. Una sorta di alter ego cattivo e arrabbiato di Nicola. Questa sera ci presenterà il suo nuovo lavoro, Utopie e piccole soddisfazioni. Quella di Bologna Violenta non è musica per tutti: il suo grindcore è per palati forti. Chitarra distorta, quasi martoriata, elettronica capace di stordire e rumore, tanto rumore. Bologna Violenta è tutto questo, ma anche tanta crudele e tagliente ironia data da inserti di canti tradizionali polacchi, di cori dei monaci benedettini che fanno da contraltare alle urla angosciate di persone torturate (Il convento sodomita), di cut-up di dialoghi tratti dai cosiddetti mondo-movie o dai poliziotteschi anni ‘70. Naturalmente non mancheranno quelli che ormai sono diventati dei classici per l’artista trevigiano: Il sommo fallo, Maledetta del demonio, Trapianti giapponesi (tratti dall’album del 2010, Il nuovissimo mondo) e pezzi tratti anche dal primo omonimo album del 2006. Sul finale Manzan imbraccia il suo violino per incantarci con le note di Blue Song, un esempio dalle improvvise orchestrazioni per archi e dalle melodie che Bologna Violenta è capace di far apparire in mezzo al caos creato dalla sua musica. Quaranta minuti che spiazzano e violentano il pubblico che rimane attonito, ma divertito dalle splendide doti di intrattenitore di Nicola.
Il 14 aprile 2012 il Calamita ha riunito sul palco due progetti davvero particolari, tra quelli meno incasellabili della scena italiana. Musica spiazzante e ricca di contenuti, fatta per colpire in maniera forte l’animo di chi la ascolta e che lascia il segno. (Foto di Katia Arduini)

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