Andare oltre. Vedere oltre. Un disco dovrebbe essere l’occasione di elevarsi, di riemergere dal torpore quotidiano dettato dalla frenesia del vuoto. L’ultimo disco dei Drink to me è l’esempio di musica che spalanca porte di percezione alternativa. E’ possibile miscelare riflessioni esistenziali attraverso architetture di synth? In Henry Miller questa coesistenza è realtà. Ci si può sentire in un’ascensore bipolare e perdersi in trame radioheadiane in The Elevator. Si tocca il capolavoro con Picture of the Sun, pezzo che se fosse stato scritto dagli MGMT la critica mondiale l’avrebbe spinto in tutte le salse. Liriche non banali distillate in atmosfere elettroniche suggestive ad alto impatto emotivo con una grande attitudine internazionale. Le dieci copertine per ogni brano sono pura pop-art che impreziosisce il booklet di S. Questa è la vera musica underground che l’Italia dovrebbe esportare ed esaltare. Se sentirete altri gruppi italiani che cercheranno di cimentarsi nell’impresa realizzata dai Drink to me con S, penserete solamente che sono arrivati secondi.
Credits
Label: Unhip Records – (2012)
Line-up: Carlo Casalegno (basso, microkorg, chitarra, cori) – Marco Bianchi (voce, synth, chitarra) – Francesco Serasso (batteria, Tenori-on, cori) – Roberto Grosso Sategna (percussion sampler, basso).
Tracklist:
- 1. Henry Miller
2. The Elevator
3. Picture Of The Sun
4. Future Days
5. Space
6. Dig A Hole With A Needle
7. L.A. 13 pt. 1
8. L.A. 13 pt. 2
9. Disaster Area
10. Airport Son
Links: MySpace
Future days – Video
http://youtu.be/gbakQ4LXprw