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Retronica – 2Pigeons

Non c’è di che stupirsi del fatto che i 2Pigeons continuino a stupire. Seppur sgangherata, questa è l’unica certezza alla quale ci si può appigliare, perchè il nuovo album del duo continua la sua crociata intergalattica  contro ogni etichettatura di genere e stile musicale. Negli undici brani di Retronica l’aria di libertà è inebriante.
Per chi ancora non lo sapesse, i 2Pigeons sono Chiara Castello (italoamericana) e Kole Laca (albanese di origine): stanziati nel Nord Est italiano, tra le varie esperienze di musica e teatro, solo da qualche anno hanno dato vita all’inimitabile progetto che ha fruttato due album (Retronica, 2012 – Land, 2010) ed un ep (2Pigeons, 2009).
La funambolica voce di Chiara Castello, sempre magnifica nella sua impressionante versatilità, gioca, balla ed accarezza i tanti tessuti sonori stesi da Kole Laca. Si parte da una tastiera, rumori di ogni genere, voci, effetti, probabilmente chilometri di cavi, e si arriva alla creazione di questa impensabile navicella per viaggi spaziali, verso il cielo, verso tutto ciò che è sconosciuto e culla di un cambiamento.
Il corpo umano sta stretto ai 2Pigeons, che cantano di voler diventare rettili (Reptile) per camminare sui muri e sui soffitti, e da lì osservare l’uomo in una nuova prospettiva. Tra le note di Ikarus i nostri due piccioni mettono nuovamente in discussione i limiti umani, mentre in Seven steps si interpella addirittura un medico per ricostruire la propria persona, creando artificialmente un nuovo essere nel modo più radicale possibile, modificando perfino i propri cromosomi. Le visioni fantascientifiche accompagnano tutto l’album in perfetta sintonia con una musica che profuma di futuro e di giorni che devono ancora venire. Il rock incontra l’elettronica più spiccatamente dance nell’entusiasmante Hard working space; il canto sfiora l’animo nella delicatissima ed incantevole Satellite.
Quattro importanti collaborazioni impreziosiscono l’intero disco: i fiati di Enrico Gabrielli (Der Maurer, ex Mariposa ed Afterhours) in Sevens Steps e la tromba di Roy Paci in Ghost Dog, la voce di Giovanni Gulino (Marta sui Tubi) nella delirante Teknowest e quella imponente e recitante di Pierpaolo Capovilla (Il Teatro degli Orrori, One Dimensional Man) in Turtulleshe. Quest’ultimo, in particolare, è forse il brano di maggiore impatto dell’intero disco: la voce di Chiara Castello si muove sinuosa e rituale in un canto popolare albanese, la musica spazia con naturalezza tra industial e sonorità balcaniche, ed infine Capovilla offre la teatralità perfetta a chiudere un brano che scava nelle più cupe ed inquietanti profondità dell’animo.
Retronica, nonostante la sua complessità, è probabilmente la migliore prova dei 2Pigeons, una band che merita tanto per i risultati artistici che ottiene, ma forse ancor più per il coraggio che manifesta ogni qualvolta muove un passo.

Credits

Label: La Fabbrica Etichetta Indipendente – 2012

Line-up: Chiara “Oakland” Castello (voce e oggetti) – Kole Laca (tastiere, piano, synth, effetti); hanno inoltre collaborato Enrico Gabrielli, Roy Paci, Giovanni Gulino, Pierpaolo Capovilla

Tracklist:

  1. Completely lost
  2. Hard working space
  3. 9mm parabellum
  4. Reptile
  5. Ikarus
  6. Turtulleshe
  7. Seven steps
  8. Ghost dog
  9. Teknowest
  10. Satellite
  11. Nervous countdown

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