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Paura e delirio a Parma: The Death of Anna Karina + Bologna Violenta @ Onirica (PR) 07/10/11

Il cielo emiliano si è scurito in questa serata d’inizio ottobre. La (troppo) lunga estate sembra essersi convinta a lasciare il posto all’autunno. L’atmosfera sembra essere la più adatta per il concerto che mi sta attendendo: The Death of Anna Karina + Bologna Violenta.
Parto alla volta di Parma con un po’ di dubbi sulla serata: ormai conosco benissimo Manzan e so cosa aspettarmi ogni volta che sale sul palco, ma i miei concittadini The Death of Anna Karina non li conosco così bene. Chissà se saranno in grado di confermare anche dal vivo la forza che hanno su disco.
Nonostante il nome, il circolo Onirica non ha proprio un aspetto così “sognante“. Sembra piuttosto di essere sul set di un film horror, tra maschere giganti appese al muro e pupazzetti inquietanti che penzolano dal soffitto. Sicuramente è adatto per la serata.
Verso le 23.30 salgono sul palco i The Death of Anna Karina. Nonostante il palco veramente minuscolo per cinque musicisti (cantante, chitarrista e bassista hanno rischiato la vita più volte durante il live!), lo screamo dei correggesi si abbatte sul pubblico come un muro di suono. La batteria picchia pesante, la chitarra graffia con le sue note che sembrano artigli presi in prestito dal felino che dà il nome al loro ultimo album, Lacrima/Pantera. Gli errori e di fronte a noi il nulla, Sparate sempre prima di strisciare, Quello che non c’è, Per scherzo sono brani che ipnotizzano il pubblico. La voce di Andrea Ghiacci declama e urla testi pieni di rabbia e disperazione. Peccato solo che a volte gli strumenti la coprano quasi totalmente. Quaranta minuti circa che scorrono via intensi e si chiudono Il vile omicidio, introdotto da un breve discorso del chitarrista della band sul caso di Federico Aldrovandi. La band emiliana ha dimostrato di saperci davvero fare, impressionando il pubblico con le loro doti di grandi musicisti.
Il tempo di liberare il palco e arriva il momento per Nicola Manzan di calarsi nei panni di Bologna Violenta. Ormai il suo progetto non ha più bisogno di presentazioni: da più di un anno porta in giro per tutta Italia il suo Il nuovissimo mondo, album tra i più dissacranti e interessanti usciti nel corso del 2010. Ultimamente ha esportato la sua musica anche in Europa, con alcuni concerti in Inghilterra, Germania e Francia. Queste sono le ultime date live per l’artista trevigiano, che si chiuderà in studio per regalarci nel 2012 il nuovo attesissimo album. Manzan non tradisce mai: un vero animale da palcoscenico che, con i suo siparietti, coinvolge il pubblico che risponde entusiasta alle sue sferzate grind. Il sommo fallo, Maledetta dal demonio, Morte, Trapianti giapponesi sono brani che ormai conosciamo benissimo e sono diventati una sorta di marchio di fabbrica del Manzan sound. Se durante le prime date la gente rimaneva quasi sconvolta dai quaranta minuti di puro rumore che ti scaraventa addosso un live di Bologna Violenta, adesso ti accorgi osservando le facce di chi ti sta intorno che il progetto ha davvero colpito nel segno.
Il circolo Onirica è stato in grado di riunire sullo stesso palco due delle realtà più innovative che abbiamo in Italia. Una band che con i suoi testi ha scritto un vero e proprio manifesto della nostra generazione e un artista che questo manifesto ce l’ha sbattuto in faccia a suon di chitarra e violino distorto. Una serata davvero particolare che, per una notte, ha risvegliato anche l’aristocratica Parma. (Foto di Katia Arduini)

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