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Ho sognato troppo l’altra notte? – Mauro Ermanno Giovanardi

Sono passati forse tredici anni da quel pomeriggio in cui ho acceso la radio ed è partita Come ogni volta. Ho bloccato respiri e movimenti, tesa all’ascolto. Tutto prende la dimensione di un evento soprannaturale, quando ti innamori. E di una voce, di un viaggio di parole, di una melodia, ci si può innamorare. Perdutamente.  Quest’anno mi sono posizionata sul divano ad assistere alla 61° edizione del Festival di Sanremo perché c’erano loro, i La Crus, riunitisi per l’occasione. Sono saliti sul palco. Mauro Ermanno Giovanardi con il suo incedere da alieno, con gli occhi sempre oltre l’orizzonte, come se gli importasse solo ciò che non appare. Parte l’orchestra, inizia Io Confesso. Ed io ritorno ad avere 17 anni, in quella stanza mia che mia è sempre di meno, ad innamorarmi follemente di un suono che racchiude ogni suono, di un vuoto che la voce riempie fino a farlo esplodere.
Mauro Ermanno Giovanardi e i suoi dieci brani di Ho sognato troppo l’altra notte? ci ha regalato una possibilità. Ci ha regalato i sogni che ha fatto, l’ingenuità, la bellezza. Tutte quelle parole bellissime che pronunciamo con pudore e con vergogna perché non le vediamo reali, spesse volte. Perché non crediamo, di solito, a ciò che di nostro non abbiamo.
Sono certa che si può partire dalla musica per rivoluzionare gli animi. Sono certa che se un Artista come Mauro Ermanno Giovanardi ci mostra i figli della determinazione, della dedizione, della passione, dell’attesa, allora si può credere. Si può credere a tutto. Si può credere ai deliri, alla fantasia.
Dieci brani, due cover, Se perdo anche te e Bang bang, cantata con Violante Placido. La voce dolcissima di una bambina senza tempo. Come senza tempo è la musica di Giovanardi. Perfetta per ogni epoca, per ogni attimo. Dagli anni ’60 al migliore cantautorato moderno. Non c’è differenza tra lui e la storia della musica italiana. E’ ogni scuola di pensiero, ogni filosofia, ogni ricordo di nonni, genitori e figli.
Tra gli inediti spiccano per bellezza La malinconia dopo l’amore, che vede la partecipazione di Cecilia Syria  Cipressi, e Un garofano nero, una piccola meravigliosa biografia del cantante scritta dall’altrettanto meravigliosa poetessa Tiziana Cera Rosco.
Ci sono le stesse atmosfere magiche di chi, come Ennio Morricone, sa creare l’immortale.
Di chi come Neil Armstrong sa toccare la luna.
Ho sognato troppo l’altra notte? è uno di quegli album che ogni volta stupidamente penso: lo conserverò, e quando mio figlio sarà grande lo ascolterà, e mi chiederà: “Mamma, chi è Mauro Ermanno Giovanardi?” ed io dirò: “Un Artista. Uno di quelli che ha reso migliore il mondo.”

Credits

Label: Sony BMG Records – 2011

Line-up: Mauro Ermanno Giovanardi

Tracklist:

  1. Io confesso
  2. Se perdo anche te
  3. Il diavolo
  4. Desio (il rumore del mondo)
  5. Bang Bang – (con Violante Placido)
  6. Lascia che
  7. Un garofano nero
  8. La malinconia dopo l’amore – (con Syria)
  9. Neil Armstrong
  10. Bang Bang – (Ok Corral Version)

Links:Sito Ufficiale,MySpace

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Un solo commento

  1. Una sottile linea di emozioni che da Modugno, Endrigo e Tenco porta a Gio
    Unisce punti di ricordi prossimi e remoti.
    L’infanzia, i trent’anni, questi giorni.
    La musica è leggera e viva.
    E non sono affatto canzonette.

    Grazie Gio.

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