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Momenti – Elizabeth O’Key

momentiElizabeth O’ Key e il loro primo lavoro, Momenti. Un progetto rock genuino, decisamente incisivo per gli sviluppi delle trame musicali, a volte spiazzante nelle derive progressive inaspettate per questi tempi di pop innocuo. Un rock molto forte, una musica che sprizza adrenalina, come si può capire fin da quel Vuoto Z che ci presenta immediatamente la voce potente e limpida di Vanna Russo. Una voce limpida ma cattiva, quasi indisponente nei suoi fraseggi, una voce che fa di questa chanteuse dai capelli neri un piccolo folletto metallico. La chitarra di Luigi Iacono crea dei ricami disturbati che ricordano molto un certo genere musicale nervoso ed elettrico, quasi rumoroso, mentre la sezione ritmica è qualcosa che lascia poco al caso. La batteria di Claudio Maltempo fa ciò che deve fare una batteria, portare un tempo come un terremoto ma arricchendo qua e là con piccole chicche di classe mentre il basso Giovanni Sagnelli riesce a dare quel senso di “scattoso”, di movimento che fa agitare la testa. Le dodici tracce che man mano si alzano da questo Momenti sono totalmente lontane dalla forma canzone a cui ci ha abituato il nostro rock da mainstream. E’ con i testi in inglese che questa musa elettrica dà il meglio di se. Momento 7 ci accompagna a Bugia Isterica con quel giro di basso angosciante e la chitarra quasi paranoica. Ed ecco, presentato dall’elettronica di Momento 8,  arrivare Cynical Smile, a mio avviso il brano migliore del disco. Una cavalcata dalle derive progressive in cui la Russo dà veramente il massimo, il colore che trasmette in questa canzone è luminoso e buio, una sorta di buco nero vocale che focalizza l’attenzione, mentre la forza del brano ci porta a scuotere la testa. Stranamente ecco arrivare il brano meno convincente, La Danza Stanca Della Bottiglia, una ballata cattiva ma innocua che, nonostante la deriva progressive che prende verso la fine, risente tantissimo del difetto che caratterizza questo lavoro. Subito dopo quest’unico brano deludente,  ancora la cattiveria e la batteria di Maltempo che parte come un calcio in bocca a lanciare Getaway, con quelle distorsioni di chitarra energetiche e indimenticabili. Un altro momento musicale e siamo a Rabbia Bianca e all’interessante linea di basso di Sagnella che ci porta a Momento 24 e all’ultimo brano, il brevissimo Ashes, che a Cynical Smile contende il podio dei brani migliori.
Gli Elizabeth O’Key hanno sfornato un primo disco energico, e la speranza è che possano solo migliorare perche il talento e la grinta non gli difetta. Nessuna pecca, quindi? Momenti risente dei difetti tecnici tipici delle autoproduzioni. Il suono risulta cupo e spesso la voce è coperta dagli strumenti, il che è un vero peccato perché i testi sono buoni e la Russo andrebbe ascoltata seriamente. Rimane il seme di un gruppo coraggioso, con idee da portare avanti, con stile e classe da vendere. Si spera riescano a trovare quella crepa nel muro in cui mettere radici e far germogliare i loro frutti velenosi.

Credits

Label: Autoprodotto – 2009

Line-up: Vanna Russo (voce) – Luigi Iacono (chitarra) – Claudio Maltempo (batteria) – Giovanni Sagnelli (basso)

Tracklist:

  1. Momento 5
  2. Vuoto Z
  3. Momento 7
  4. Bugia Isterica
  5. Momento 8
  6. Cynical Smile
  7. La danza stanca dlla bottiglia
  8. Getaway
  9. Momento 15
  10. Rabbia bianca
  11. Momento 24
  12. Ashes

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