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Sara Lov – New York (videoclip): intervista a Marco Morandi

frame_lovUna storia che le parole disegnano, sfumando. Contorni delicati, morbidi e senza chiusure come a cercare il passaggio a forme altre. Quelle dei sogni raccontati ai fiori, compresi nella pancia del pesce della verità, pianti come i petali, rinati come i voli delle farfalle. Sara Lov affida a Marco Morandi la realizzazione del suo primo videoclip ufficiale della carriera solista post Devics. New York, brano contenuto nel primo ep Three Songs (autoprodotto, 2007) e riproposto nel secondo The Young Eyes (anticipo del primo full length previsto per la prossima primavera) che è stato lanciato a gennaio dalla label indie-folk Nettwerk Records, scioglie i suoi versi e la sua lieve melodia in un piccolo gioiello d’animazione. Semplicità che segue la grammatica onirica e fa dei simboli teneri tasselli di una favola dal cuore. La tecnica cede al tratto delle mani, lo asseconda spingendo nella tridimensionalità i colori come fosse un incantesimo a cui credere.

Sara Lov, già voce dei Devics, ha intrapreso la carriera solista e New York è il suo primo video ufficiale. Mi racconti questa collaborazione non casuale, ma quasi naturale prosecuzione di un percorso iniziato tempo fa in forme diverse?
Incontrai Sara per la prima volta in Italia qualche anno fa. Al tempo lei formava con Dustin O’Halloran la band Devics e avevano appena finito di registrare quello che sarebbe stato il loro ultimo album insieme: Push the Heart. Entrambi si interessarono ad alcuni miei lavori d’animazione che avevo realizzato tempo prima e mi chiesero specificatamente se volevo fare qualcosa del genere per un brano all’interno dell’album. Non avevo mai sentito nulla prima ma da subito entrai in contatto con la loro musica: leggere melodie che mi suggestionarono da subito e che furono in grado di evocarmi immagini, storie, sogni. Quel video si fece quasi da solo, funzionava perfettamente con la musica che sembrava esserne diventata la colonna sonora. Ne nacque una appassionata collaborazione.

Stop motion e 3D. Eppure tutto molto naturale, come un disegno semplice che prende vita…
L’essenziale sta nella semplicità. Tecnica e tecnologia sono solo mezzi per arrivare a ciò che si vuole esprimere. E’ necessario conosce a fondo tutte le fasi del processo creativo ma anche saperle trascurare al momento giusto.

Il video ha un’atmosfera delicata, tenera, malinconica… come il testo e la struttura melodica del brano. Tu e Sara avete lavorato insieme alla storia, cercando di creare proprio questo genere di corrispondenza…
Ho proposto io la struttura e la storia del video. Da Sara è venuto piuttosto l’imprinting estetico, come il personaggio principale che nasce da un suo disegno oppure alcuni fiori… da lì lo stile che, insieme alla musica, ha dato vita al resto del lavoro. Il vantaggio di aver già lavorato con qualcuno sta nel conoscere le sue necessità, capire da subito quello che vuole in modo da poter raggiungere direttamente il cuore del lavoro.

Un video d’animazione. Un video che dà movimento ai dettagli dell’artwork dell’ep The Young Eyes. Si parte da quei due elementi, un fiore, una ragazza. E via ad un mondo immaginario, a creature magiche, al viaggio in una favola. Dietro la favola… il senso…
Odio i video musicali fini a se stessi che spesso descrivono alla lettera il testo del brano. Non ha senso farli, neanche in un’ottica strettamente commerciale. Il video deve aggiungere qualcosa di più, deve essere il risultato di una sinergia tra due artisti che suggellano un’opera unica e dove il senso viene dato dal contrappunto tra le parti.

Vari elementi hanno un valore simbolico. Penso alle lacrime che sanno generare, ai passi nel corpo dell’enorme pesce, alla farfalla…
Certo, la simbologia… sì, basta da sola a rappresentare la propria chiave di lettura. Ad essa corrispondono immagini, interpretazioni, emozioni. Tutto ciò che ci circonda ha un valore simbolico, non c’è una spiegazione ma modi diversi di vivere e interpretare tali simboli.

Tu hai collaborato con i Devics per il video di A secret message to you (Push the heart, 2006), con Dustin O’Halloran per il video di Opus 23 (Piano Solos Vol. 2, 2006)… Cos’è l’animazione per te?
Non saprei… credo che il vero senso di ciò che facciamo non può che sfuggirci. Non so dire cosa sia veramente l’animazione per me, in essa ritrovo talmente tante cose che ognuna di esse basterebbe a giustificare le mie azioni ma allo stesso tempo a metterle in discussione. Forse è proprio questo continuo e ossessivo confronto col passato che mi fa mettere veramente in gioco.

C’è qualche video d’animazione che nell’ultimo periodo ti ha colpito?
Causa internet vedo quotidianamente video che, in un modo o nell’altro, mi colpiscono. C’è da dire però che il concetto di “animazione” ha subito una forte svalutazione, tantissimi si sono messi a lavorare in questo campo e, come per il resto, c’è tanta confusione. L’ultimo video dell’animatore americano PES, Western Spaghetti, è senz’altro uno degli esempi più brillanti e geniali che si possano trovare oggi nel mondo dell’animazione contemporanea.

Marco Morandi
Sito Ufficiale: www.marco-morandi.com
MySpace: www.myspace.com/marcomorandi

Sara Lov
Sito ufficiale: www.saralov.com
MySpace: www.myspace.com/saralov

New York – Video

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