Spring session in a very small room with you – Carlomargot

Vladimiro Vacca Album, Recensioni Lascia un commento

Un pallone da basket che rimbalza sul parquet può diventare il battito del cuore. I suoni della vita quotidiana possono essere uncini di memoria. Il tempo diventa molle e scalcia sulle pareti di una piccola stanza guidando le mani dei Carlomargot su pedali, microfoni e piano elettrico. Un disco dove il flusso di coscienza è l’ispirazione primaria. E’ un disco dove la sperimentazione cerca di trovare il suono unico, quello del Big Bang primordiale, dove tutta la vita è un suono assoluto. Spring session in a very small room with you è una finestra sonora sulle dimensioni parallele raggiungibili con la suggestione sonica. On the floor è geniale nei suoi suoni onomatopeici realizzati senza campionatori. Le nostre cagnoline è pioggia sintetica su veli di ricordo. Nadabrahma è la centrifuga della reminescenza e il dissotterrare le lamiere del subconscio. Spring Song è ascetica danza nell’ignoto. L’attitudine di Aphex twin con l’esplorazione artistica di Thom Yorke per raggiungere l’altro sentire che c’è dietro le cose. Ascoltare questo disco può far male a chi soffre di vertigine interiore. Le copertine multiple sono l’ulteriore valore aggiunto al progetto. Spring session in a very small room with you è un CD-R della Plumbea Records che vale di più di tanti confezionati CD del mainstream.