Home / Recensioni / Album / The Reminder – Feist

The Reminder – Feist

“I’m sorry”… Così inizia il nuovo disco della cantante canadese Feist, The Reminder. Che si stia scusando di averci fatto attendere quasi quattro anni per dar seguito al suo sorprendente lavoro precedente Let it die? E noi la perdoniamo per aver saputo rispettare le attese lasciate dalle perle di quel disco: la dolcissima Lonely Lonely, da ballare viso a viso con la persona che ami, e la musicalmente trascinante Mushaboom, ritmo incalzante e divertente che nasconde un testo decisamente più duro e nostalgico. Un’ambivalenza, una capacità di giocare con le alternanze di ritmo e di atmosfere che ritroviamo anche in The Reminder e che costituiscono il punto di forza di questo disco che riesce a non annoiarti mai, a farti apprezzare ad ogni ascolto qualcosa di diverso e rivela una cultura musicale ampia e ricca, dalle ballate romantiche al pop, al folk passando per armonie estremamente sensuali e struggenti. Sicuramente la malinconia predomina in So sorry: scusami, scusami per queste due parole, scusami se ogni volta che vai via mi trovo qui a riflettere e capisco che anche se non dovremmo, anche se non è giusto dirci addio c’è l’oceano a separarci. Ma adesso c’è ancora la notte davanti a noi, possiamo ancora ballare insieme. E il tempo sembra fermarsi sulle note lente, cadenzate, quasi balsamiche e sulla voce limpida e chiara di Feist. Sei ancora rapita dalle sensazioni struggenti di questa canzone che quasi ti sorprende l’allegria e la vivacità di I fell it all, così come l’accattivante intro di My moon, my man, la voce è diversa, più bassa, sussurrante e lascia spazio ad un’armonia più composita con la batteria che incalza: una donna che si diverte a giocare con il povero malcapitato che ha appena perso la testa per lei… lei che alla fine fugge. L’atmosfera diventa rarefatta e onirica in The Water, dove Feist si trasforma in una sirena dalla voce ammaliante e ingannatrice: è quasi un richiamo e, anche se non vuoi, i tuoi occhi si chiudono e ti lasci andare a questo suono, i muscoli si rilassano… ed ecco che ti risvegli al battito di mani di Sea lion woman. Devo dire che al primo ascolto non ho molto apprezzato questo pezzo, il coro di sottofondo, il ritmo un po’ frenetico, poi dopo un po’ ho iniziato a capire che è proprio questo il suo punto forte: l’essere insistente, una danza tribale, un insieme di voci, strumenti e mani molto ben affiatato.
Feist dalle mille voci, dalle mille facce diverse come quella sensuale di Limit to your love oppure quella divertente e ironica di One, two, three, four, filastrocca-canzonetta che ti entra subito in testa e che rappresenta, secondo me, il pezzo manifesto di questo disco, un po’ come Mushaboom lo era del precedente: la leggerezza come strumento di vita, il sorriso che ti aiuta a superare la difficoltà.

Credits

Label: Interscope – 2007

Line-up: Feist

Tracklist:

  1. So Sorry
  2. I Feet It All
  3. My Moon My Man
  4. The Park
  5. The Water
  6. Sea Lion Woman
  7. Past In Present
  8. The Limit To Your Love
  9. One Two Three Four
  10. Brandy Alexander
  11. Intuition
  12. Honey Honey
  13. How My Hearth Behaves

Links:Sito Ufficiale,MySpace

Ti potrebbe interessare...

MartaDelGrandi Selva

Selva – Marta Del Grandi

Affila le sue armi Marta Del Grandi, due anni dopo l’esordio Until We Fossilize, scommettendo sulla …

Un solo commento

  1. bel disco e bella recensione:)

Leave a Reply