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Il sale sulle luci: Subsonica @ Meeting del mare (Marina di Camerota, SA) 01/06/08

C’è un’atmosfera estiva. Il vento si è calmato e l’aria è calda ma non umida, l’odore che viene dal mare rinfresca di sale una serata che promette un’incantevole estate cilentana. Ma l’estate per me è ancora lontana e passeranno ancora un paio di mesi prima che possa bagnarmi nelle acque di Marina Di Camerata. Stasera sono qui, in questa stupenda manifestazione che sta diventando il Meeting Del Mare, per assistere a un concerto che promette di essere un bellissimo antipasto d’estate. Ai limiti della banchina del porto di questo piccolo paradiso immerso nel Cilento ho gia avuto occasione di vedere, qualche anno fa, un bel concerto dei Linea 77 e, qualche anno dopo, una stupenda esibizione di Franco Battiato.
Ora tocca ai Subsonica chiudere la rassegna di quest’anno.

Le sere prima si sono esibiti Grignani e Roy Paci & Aretuska ma tutto lascia presagire che sono loro, i Subsonica, il piatto forte di quest’anno. Il palco è gigantesco e la griglia di luce non è ancora scesa ad aprire il concerto. Bevo qualche birra e scambio qualche frase di circostanza con alcuni ragazzi intenti a rullare.
Confesso che i Subsonica sono totalmente al di là delle mie corde. Non ho mai seguito assiduamente la musica elettronica, preferendo ad essa quella elettrica e “più suonata” se capite cosa intendo. Sono, poi, un orfano dei Bluevertigo! In breve mi sento un poco fuori posto. Ma i ragazzi mi parlano del concerto di Eboli e di quello di Caserta, ho avuto la fortuna di trovare dei vicini che più che fans sono estimatori di musica buona ed è una cosa ottima.
Ma ecco che, improvvisamente, la grata scende e suoni campionati iniziano a librarsi nell’aria. Attacca un incalzante batteria e il basso fa il suo ingresso mentre le luci sparano giochi azzurri e rossi su un palco buio.
Un palco che sembra chiuso in una gabbia di luce e da cui partono le note di Veleno.
Improvviso, il pubblico esplode. Samuel salta dietro le sbarre luminose e la musica del gruppo piemontese diventa sempre più martellante.
La grata si alza al cambio di pezzo, rivelando i cinque musicisti che saltano e suonano come macchine perfettamente sincronizzate. Oramai la gente ha le mani solevate all’invito del cantante e tutti ballano come in un rito. Sembra una danza magica, un incontro con energie primordiali.
L’invito è trasformare questa piazza di questo silenzioso paesino in una Discoteca Labirinto. Scoppia il caos. Chi salta, chi balla, chi poga. Qui e lì capannelli di fumo profumato tradiscono la presenza di erba.
Mi guardo intorno e vedo una marea di ragazzini che, dimenandosi, copia lo stile di ballo del cantante pelato.
Sorrido e, sul secondo giro, inizio a ballare anch’io. La birra mi cade di mano quando parte una furiosa Istantanee. Non c’è niente fuori posto. E’ tutto perfetto.
Inaspettatamente, almeno per le due ragazzine col seno in bella mostra con cui avevo parlato una decina di minuti prima, i Subsonica attaccano una Aurora Sogna su cui, se possibile, si balla ancora più forte.
Oramai la gente suda come porci al macello. Ma a differenza dei suini, loro si divertono.
I pezzi del nuovo album dei Subsonica vengono suonati tutti, intervallati da brani storici come Colpo Di Pistola e Liberi Tutti.
Ci si ferma, le luci si spengono, loro escono. Ma nessuno ci crede. Tornano! Parlano della necessità di ricordare e del coraggio di non arrendersi. E’ temp per Coriandoli a Natale. Poi Albascura e Cane Nero.
Oramai sono un po’ stanco e le birre iniziano a farsi sentire, mi allontano ma loro non smettono. Nuova Ossessione è l’ennesimo detonatore ormonale. Ecco arrivare Piombo, dedicata a Saviano (autore di Gomorra).Torno nella mischia. Dopo due ore di musica serratissima e una tiratissima versione di Up Patriots To Arms di Battiato, il concerto finisce.
Le luci si accendono, i ragazzi si sparpagliano alla spicciolata. Qualcuno ancora balla. Qualcuno è collassato e si tiene la testa mentre vomita. Un ragazzo canta a squarciagola il ritornello di +++++, quasi a voler ribadire il fatto che qui nella mia terra la gente inizia ad essere davvero stanca dell’Altro Stato.
La mia idea non è cambiata, preferisco sempre musica diversa. Ma devo dire che questi cinque ragazzi ci sanno fare.
Per dirla “alla giovane ragazzo”… spaccano da paura! (In collaborazione con Agostino D’Antonio – Lost Gallery)

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