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Altered education – Psychopathic Romantics

L’umanità. L’uomo. Tutto fermo per un attimo. Attraverso uno specchio si intravede la macrostoria con le sue guerre e le sue strutture sociali spersonalizzanti (religione e scuola) che innondano e tramortiscono le forti emozioni e sensazioni della microstoria. Quelle forti emozioni che dovrebbero condurre ai due grandi motori della vita: l’amore e l’arte. Questo è il nucleo attorno a cui gira il concept album Altered education degli italo-americani Psychopathic Romantics. In un’architettettura teatrale si sviluppa il viaggio sonoro di Altered Education. Si parte dal prologo title-track dove vi è l’ammissione di essere psicopatico romantico e di essersi liberato dall’educazione alterata. Quell’educazione che l’ha fagocitato nel giro delle The Masses e delle Religion fines. L’intelaiatura musicale è quella tra la psichedelia degli anni sessanta più legata alle radici folk ed esperienze post-grunge di gruppi come i Mad Season. Nel primo atto spicca la bellissima Dust che fa sentire la polvere della vita che si accumula su “noi soprammobili” attraverso la melodia del mandolino che si alterna ad atmosfere a tratti sature di noise e accenti psichedelici di alta emozione. L’atto secondo inizia con December 1916 tra Ungaretti e The Final Cut dei Pink Floyd di Roger Waters. Poi Waiting for his return“Una foto stringe tra le mani/ormai è un anno che lui è lontano/la lascia cadere come foglia d’autunno ingiallita dalle lacrime…se avessi nel fiume versato un bacio/la dolce corrente da lui lo avrebbe portato/ se avessi al vento regalato una carezza/a lui il vento avrebbe resistuito la gentilezza…” , una ballata dove il cantato tocca i livelli lirici di David Gilmour solista. Dall’intermezzo strumentale malinconico e impetuoso di The difficulty expressing oneself with words, dove le inserzioni folk prima delegate al mandolino cedono il passo al sitar e il bouzouki, passando alla psichedelica e sinuosa Wait, si giunge alla prog-reggae Feelings of yester year che conclude la prima parte del terzo atto. Aperture liriche di cori femminili esaltano la virata progressive di brani come Fork in the road (bad road). I suoni si fanno più acidi in Dividing the community tra ZZ Top e Eagles. Su questa scia si conclude la parte terza dando spazio al reading anche in Fork in the road (good road). Tra drappi di melodia notturna evolve l’epilogo floydiano Useless heroes: “Patriottiche sentinelle della morte occultano i cadaveri della democrazia/ tuoni scagliati dai demoni argentei dorati nascondono le grida dei ribelli costretti alla libertà”. Altered education è un disco che vorresti riascoltare di continuo perché fa bene all’anima. Qualche limite dell’autoproduzione svanisce rispetto alla ricchezza melodica del mood che costella tutto il disco e proietta senza dubbio i Psychopathic Romantics nell’olimpo delle band emergenti campane. Hanno tutto: tecnica, cervello e cuore.

Credits

Label: Autoprodotto – 2007

Line-up: Mario “Dust” La Porta (Drums, Vocals) – Vincenzo Giambattista Tancredi (Bass) – Augusto De Cesare (Guitars, Mandolin) – Filippo Jr. Santoiemma (Guitars, Bouzouki, Sitar) – Raffaele Frascadore (Vocals, Kazoo, Flute, Guitars, Bouzouk).

Tracklist:

01. PROLOGUE
– Altered Education
02. ACT I
– The Masses
– Religion Fines
– Dust
03. ACT II
– December 1916
– Waiting for his Return
04. ACT III
– Part I
– The Difficulty Expressing Oneself with Words
– Wait
– Feelings of Yester Year
05. Part II
– Fork in the Road (Bad Road)
– Dividing the Community
– Fork in the Road (Good Road)
06. EPILOGUE
– Useless Heroes

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