Campania Felix. Alessandro Raina conquista la Campania con la sua voce e la sua chitarra. Rimane nella nostra regione per tre giorni perché tre sono le sue esibizioni. Il 24 aprile al Fabbricaria Room di Trentola Ducenta (Ce), il 25 al Mamamù di Napoli e il 26 al Morgana di Benevento. Alessandro oltre ad essere, attualmente, la voce degli Amor Fou, ha una ricca storia alle spalle. Nel 1999, infatti, esce il suo primo lavoro discografico, Colonia Paradi’es. E’ stato parte dei Giardini di Mirò. Nel 2006 passa dalle influenze folk del suo primo disco a quelle minimal dell’ultimo lavoro letterario e musicale, Nema Fictzione. Si, perché Nema Fictzione è sia un disco che un libro. Nel 2007 Alessandro torna con gli Amor Fou e La Stagione del cannibale. Losthighways riabbraccia Alessandro Raina la sera del 25 aprile al Mamamù. Chi ha avuto la possibilità di scambiare anche solo quattro chiacchiere con lui ha intuito quelle che sono le passioni che lo portano in giro con la sua musica.
Nei suoi occhi si legge l’amore per la musica, la voglia di andare avanti senza fermarsi, portando a casa, e quindi nei suoi lavori, tutte le esperienze che vive. Progetti diversi, storie diverse: tutto ciò si può fondere in un unico elemento, la musica. Alessandro colpisce anche coloro che lo ascoltano per la prima volta, con la sua voce non lascia spazio a distrazioni. Riesce a raccogliere il pubblico presente nella piccola saletta del Mamamù. Tutti seduti, in silenzio ad ascoltare. Ascoltano, ascoltano: è così che si fa, è così che dovrebbe essere… sempre! Mi guardo in giro e sento il coinvolgimento, sento l’attenzione nei confronti di Alessandro, sento il rispetto nei confronti della musica. Brani come Precarious Beauty Of The Queen, Vermilion, Sent for you yesterday lasciano poi spazio ad un pensiero di Raina su Napoli e sul Festival di Cannes. Alessandro, infatti, si riferisce a due giovani registi, al napoletano Paolo Sorrentino in concorso a Cannes con Il Divo su Giulio Andreotti e al romano Matteo Garrone in corsa con Gomorra, tratto dal libro del giovane napoletano Roberto Saviano. I due film hanno in comune lo stesso attore protagonista, Toni Servillo che viene dalla provincia di Napoli, Afragola. Alessandro ci ricorda un motivo per amare la nostra città perché sostiene che sono proprio Paolo Sorrentino, Matteo Garrone e Toni Servillo a tenere alto il nome di Napoli, della Campania e dell’Italia a Cannes. Si ritorna alla musica e tra le cover che Raina propone delicatamente c’è anche Cerchi nell’acqua di un altro caro amico di Losthighways, Paolo Benvegnù. La serata vola, momenti così indescrivibili durano sempre troppo poco. La speranza è quella di poter riabbracciare presto Alessandro Raina e la sua chitarra. In Campania tornerà, ma noi vogliamo riabbracciarlo a Napoli, con la magia della nostra città e quella della sua musica. Qualora non fosse possibile Losthighways troverà comunque il modo di raggiungerlo, perché le distanze nello spazio si abbattono con la forza delle idee e della Cultura.(Lost Gallery)