Home / Recensioni / Album / Studentessi – Elio e le Storie Tese

Studentessi – Elio e le Storie Tese

A cinque anni dall’uscita di Cicciput, Elio e le Storie Tese tornano con Studentessi, un album disponibile oltre che nei consueti negozi di dischi anche nelle edicole e scaricabile da internet. Per chi voglia comprarlo, e ne vale la pena, il costo è davvero irrisorio rispetto ai prezzi a cui siamo abituati: 14,90 euro, in cambio di un packaging curatissimo con tanto di libretto che offre delle brevi presentazioni ai brani, mentre i testi ed altri contenuti interessanti (backstage, fotogallery) sono presenti sul sito. Tutto, in questo disco, è cesellato in modo certosino, per non dire maniacale. Ciascun pezzo è suonato ed arrangiato magistralmente, e cresce di volta in volta, senza sembrare mai uguale a prima: c’è sempre qualcosa, una sfumatura, un particolare, che viene alla luce in un secondo momento, poi un terzo, un quarto… insomma, dipende da quante volte lo ascoltate. Essendo un disco molto complesso e vario, inizialmente può lasciare spiazzati, ma ad ogni approccio lo si apprezza sempre di più, grazie alla qualità dei brani che tra l’altro non hanno perso la vena dadaista degli esordi (e parliamo di vent’anni fa!). Sonorità e testi sono ricchi di citazioni che un orecchio attento ed allenato alla musica coglie senza difficoltà, dal gusto progressive anni ’70 dell’intro di Plafone, a metà strada tra i Genesis e la PFM, ai Led Zeppelin in Heavy Samba, al death metal di Suicidio a Sorpresa, suite in cinque movimenti che richiama anche lo swing/jazz alla Trio Lescano, in un accostamento a dir poco straniante, fino all’autocitazione di Effetto memoria, brano che attraversa l’album a più riprese, modellato sulla sigla della sitcom Boris. Questi sono solo alcuni esempi che però già suggeriscono lo straordinario eclettismo di Studentessi, dove i generi più disparati trovano spazio, di volta in volta omaggiati e parodiati, così come da abitudine del simpatico complessino. Altra nota importante è la presenza di vari ospiti, da Giorgia con la sua voce potente in Ignudi fra i nudisti, a un’eccezionale Irene Grandi in Heavy samba, che è introdotta dalla voce narrante di Carla Fracci (!), a una Antonella Ruggiero vicina all’ultrasuono in Plafone, a Paola Cortellesi brava come sempre in Suicidio a sorpresa, fino ad un Claudio Baglioni che si prende in giro in maniera esilarante in Effetto memoria (autunno). Le partecipazioni includono inoltre il telecronista Guido Meda in Supermassiccio e il comico Claudio Bisio che si esibisce in la Lega dell’amore, ed è presente anche nei vari intermezzi assieme a Maurizio Crozza e Vittorio Cosma. Infine non poteva mancare l’artista completo Mangoni che ne dice quattro a Mondo Marcio, con tanto di parolacce (censurate) in La risposta dell’Architetto. E a chi considera questo un gruppo demenziale, ricordiamo che Parco Sempione non rappresenta solo un’invettiva contro i suonatori di borghi incapaci di tenere il ritmo, ma una denuncia, e molto diretta anche, verso l’amministrazione comunale di Milano che ha deciso di radere al suolo uno dei pochi spazi verdi rimasti in città: il Bosco di Gioia, infatti, nonostante una raccolta di 16.000 firme e lo sciopero della fame di Rocco Tanica, è stato distrutto per lasciare posto al nuovo grattacielo della regione Lombardia. Segnaliamo poi la tenerissima dedica rivolta dal gruppo all’amico Paolo Panigada (o Feiez,o panino, o Luigi Piloni!), il polistrumentista che è sempre nei cuori degli Elii e dei loro fans, con Single, sigla di un programma radiofonico da lui scritta e cantata, inserita come penultimo brano dell’album.
Morale della favola: un disco in cui Elio e le Storie Tese hanno messo molta carne a cuocere e che apparentemente può sembrare discontinuo, a causa dei molti e inattesi cambiamenti di genere e delle citazioni che si sprecano, abbondanti come un film di Tarantino, ma che proprio per questa varietà e ricchezza va assimilato gradualmente ed ha il pregio di non stancare mai. Una continua sorpresa, che non ho voluto svelare troppo perché è davvero tutta da scoprire. In poche parole, è bello!

Credits

Label: Hukapan – 2008

Line-up: Elio (voce, flauto) – Rocco Tanica (pianola) – Cesareo (chitarra alto) – Faso (chitarra basso) – Christian Meyer (batteria) – Jantoman (preproduzione, altra pianola) – Mangoni (artista a sé) – Demo Morselli (arrangiamento fiati) – Vittorio Cosma (Clayderman Viganò, voci e altra pianola) – MC Costa (produttore del suono con delega al cervello elettronico).

Tracklist:

  1. Studentessi
  2. Plafone
  3. Ignudi fra i nudisti
  4. Tristezza
  5. Effetto memoria (inverno)
  6. Heavy samba
  7. Gargaroz
  8. Suicidio a sorpresa
  9. Allegro
  10. Andante con moto
  11. Allegro
  12. Allegretto
  13. Effetto memoria (primavera)
  14. La lega dell’amore
  15. Effetto memoria (estate)
  16. Supermassiccio
  17. La risposta dell’architetto
  18. Parco Sempione
  19. Il congresso delle parti molli
  20. Single (featuring Luigi Piloni)
  21. Effetto memoria (Autunno)

Links:Sito Ufficiale,MySpace

Ti potrebbe interessare...

C'mon Tigre - Habitat - cover

Habitat – C’mon Tigre

È un Habitat tropicale quello dei C’mon Tigre, esploratori sonori del ritmo tribale e dei …

2 commenti

  1. Elio, tra l’altro, unica boccata d’aria pulita ed al solito geniale, nella dopo-kermesse più amata degli italiani… una spanna su tutti…
    bella recensione e molto dettagliata..

  2. Grande Annamaria! Gli Elii sono degli artisti immensi!

Leave a Reply