Tetragram – Looking 4 a name

Vladimiro Vacca Album, Recensioni Lascia un commento

Tetragram è un’esperienza sonora di indiscutibile bellezza. Al debut album questi milanesi Looking 4 a name fanno subito centro. Un meraviglioso concept album dove si fa strada un caleidoscopio di atmosfere e colori che si dipanano tra virtuosismi strumentali e passaggi melodici di pregevole fattura. L’intelaiatura dell’album si staglia tra cinque suite di cui quattro incentrate sui i quattro elementi: Earth, Water, Air e Fire. Siamo davanti ad un lavoro che ha visto la band impegnata per 21 mesi in studio. Il risultato è un viaggio epico dove il progressive si fonde al metal attraverso ganci di fusion. I riferenti sono i grandi del genere dai Dream Theater, passando per gli Angra ed i Pain of salvation degli esordi, intervallati da intermezzi fusion degni della leggendaria Chick Corea Elektric Band. Momenti di rara bellezza melodica sono The Prisoner, Foresight, The Fall. In Fragile existence i cambiamenti di tempo e salti melodici sono vertigini intense da provare fino in fondo. Mentre The Thief strizza più di un occhio ai Dream theater restando l’unico neo di un capolavoro in tutti i suoi 22 brani. In definitiva I Looking 4 a name sono nati come cover band e ora sono sulla via dell’acquisizione di una propria identità che in questo album inizia ad emergere e che ha bisogno di essere solo consolidata prendendo sempre più fiducia nelle proprie immense capacità di strumentisti al fine di perseguire strade non battute dai loro idoli. Per ora saranno anche distribuiti in USA, un traguardo veramente meritato.