Home / Editoriali / In ogni essere umano c’è un interruttore per illuminare il Mondo: intervista a Sergio Scalet (Podmork)

In ogni essere umano c’è un interruttore per illuminare il Mondo: intervista a Sergio Scalet (Podmork)

Capita di vederli in giro, e chiedersi cosa siano. Stanno appesi al collo di persone che spesso hanno gli auricolari alle orecchie e ascoltano musica con il lettore mp3.
Viene chiamata art toys prêt à porter. Poi capita di vederli su internet, un po’ ovunque.
Qualche tempo fa è stato realizzato un video con la splendida Invisible degli A toys Orchestra: la musica era protagonista quanto gli “attori”. Losthighways intervista Sergio Scalet, il creatore dei Podmork. Aprite le menti e incominciate a sorridere, oh voi che entrate.

In questo periodo post-pasquale è ancora vivo in me il ricordo di un servizio in tv nel quale si descrivevano le agonie di un frate. Si racconta che il giovane religioso subisca sul proprio corpo il martirio inflitto a Gesù Cristo durante la crocifissione. Sangue, enorme dolore, tagli, piaghe e lividi.
Poi mi sono ricordato che si dice che i Podmork escano dalle tue mani come stigmate: cosa provi in quei momenti?

Non posso dirtelo, altrimenti tutti smetterebbero di fare l’Amore per fare Podmork!
Posso invece dirti che fare l’Amore con un Podmork che guarda non è per niente imbarazzante, anzi è come sentirti Pop in un film di Truffaut, all’aperto, d’estate e senza zanzare, con i Portishead in sottofondo. Non so se hai mai provato questa sensazione: te la consiglio e ti sconsiglio di fare Podmork.

Ma, tu, sinceramente, hai capito perchè i Podmork tengano così tanto a venire sulla terra?
I Podmork vanno e vengono dalla Terra da molto tempo, solo che adesso hanno deciso di rimanerci per un po’. Credo dipenda dal fatto che c’è un gran bisogno di loro, non farmi spiegare perché. Sarebbe pleonastico.
Comunque, ci sono testimonianze di Podmork che sono vissuti qui sulla Terra nei secoli scorsi; ad esempio sappiamo che Nietzsche aveva un Podmork con cui ha elaborato la sua filosofia. Purtroppo la sorella di Friedrich ha omesso i riferimenti al Podmork ma alcuni studiosi dell’università di Basilea stanno portando alla luce nuove prove. Non ci resta che attendere le prossime puntate di Voyager sul Sacro Graal…

Parliamo anche di te, sei un artista del panorama milanese, creativo pubblicitario, creatore dei Podmork! Tu hai incontrato loro, o loro hanno incontrato te?
Stavo preparando la scultura per una mostra e mi avanzava del materiale, ho fatto una pallina, ci ho messo due occhi e una bocca, l’ho guardata e ho pensato “Cos’è, un Podmork?”… la pallina annuì e fu il primo Podmork. La notte dopo ho sognato migliaia di occhi che si aprivano su uno sfondo scuro. Migliaia di occhi che mi entravano nel cervello e si incanalavano lungo i nervi fino ad arrivare ai polpastrelli. Avevo aperto le porte del loro Mondo nel Nostro. Il giorno dopo non ho potuto fare altro che Podmork…

Sembra che i Podmork abbiano capacità di “riordino dell’anima”, e io stesso definii le emozioni provate all’ascolto degli A toys Orchestra dal vivo come un “esercito di spazzole pulitrici”. Poi un giorno li vidi insieme in uno splendido video… e tutto mi fu più chiaro. Ciò dimostra che ci sono svariate strade per giungere allo stesso obiettivo, ma è raro che queste strade si incontrino: tra i Podmork e gli A toys orchestra com’è successo?
Come succede per una fetta di pane e il burro. Avevo appena creato lo spazio Podmork in MySpace, poi mi viene fame e vado in cucina. Lascio due Podmork al PC. Quando torno trovo Firefox aperto sulla pagina degli A Toys Orchestra e la loro Invisible in sottofondo.
I due Podmork mi guardano come per dire: “ L’Invisibile attrae ciò che più lo rappresenta” e io fra me e me ho pensato ad un bicchiere d’acqua. Così ritorno in cucina. Dopo due giorni scopro che i Podmork avevano contattato a mio nome gli A Toys Orchestra e beh… il video è conseguenza.

Anche gli A Toys orchestra hanno un Podmork vero? Ogni tanto ti parlano di lui?
Sì hanno un Podmork N4… so che a volte lo portano in tour ma non voglio sapere altro, credo siano cose personali tra loro e il Podmork.

La realizzazione del video: l’idea da dove nasce? I mezzi? La tecnica? E soprattutto: lo scopo?
I Podmork erano appena arrivati su questo Pianeta e tutti ci chiedevano delle spiegazioni. (Le solite domande). Quindi abbiamo dovuto inscenare tutto, un po’ come hanno fatto per lo sbarco sulla Luna. Abbiamo preso un B movie degli anni ’70 e girato a parte qualche pezzo e poi montato il tutto con la musica degli A Toys Orchestra. Nel video non diamo delle risposte precise sulla provenienza dei Podmork ma diciamo chiaramente: “l’esercito sapeva della loro venuta, l’esercito ha tentato di fermarli ma non c’è riuscito”. E adesso sono cazzi acidi per tutti quelli che non vogliono salvare il Mondo (si può dire cazzi acidi su Losthighways?) e una speranza in più per quelli che questo Mondo lo amano. Parliamoci chiaro, l’Amazzonia non sarà più vergine ma rimane una gran Signora.

Il connubio Podmork-musica-cinema è molto interessante perchè viene data una splendida dinamicità ai Podmork che sembrano davvero vivere al nostro fianco. Cosa piace ai Podmork, oltre alla musica degli A toys orchestra?
Hai presente il cinema Erotico degli anni ’70? C’era una storia di fondo che rendeva tutto più… Erotico! L’Umanità ha perso il cinema Erotico a favore del Porno dove tutto succede adesso e subito. Il Qui e Ora sta facendo perdere il senso del prima e del dopo. I Podmork hanno una storia che si crea in entrambi i sensi di marcia (passato, presente e futuro). Il loro Mondo è Open Source perché si nutre dell’esperienza di ognuno. Il loro essere Prêt à Porter non è solo perché fa fico dire “wow: un art toys prêt à porter”… no, tu porti il tuo Podmork in giro, lo vivi, lo esponi su te stesso, lo fai interagire con gli altri, con il mondo e insieme tentate di capirci qualcosa.

Il mondo Podmork cosa riserba? Stanno prendendo sempre più spazio e accolgono critiche da ogni fronte: il mondo “delle persone comuni” come reagisce all’invasione? E la critica Artistica si espone in modo differente?
Il Mondo delle Persone Comuni non esiste. Questa definizione è un retaggio di un mondo passato diviso, agonizzante. Esiste il Mondo delle Persone Uniche e ad alcuni di loro piace avere con sè un Podmork. Come dice Einstein: “Un Podmork è l’espressione dell’emozione più profonda nel modo più semplice”. Questo ha fatto sì che il Critico d’Arte, Igor Zanti, abbia voluto con sé i Podmork alla mostra New Art New Pop che si terrà al Brolo di Mogliano Veneto dal 5 Aprile al 3 Maggio. Invece il 10 Maggio saranno alla MyGallery di Milano e poi a giugno dovremmo essere a Barcellona. Abbiamo scoperto che ai Podmork piace viaggiare.

E’ chiaro che l’opera dei Podmork (potenzialmente inesauribile) avrà tantissime evoluzioni che andranno ad abbracciare il vivere umano proprio perchè rappresentano (a mio parere) il “pezzo mancante dell’uomo”. Losthighways vive di musica ed emozioni che scavano l’anima, con irruenza o dolcezza che sia… rivedremo i Podmork vicini alla musica?
Come dice Wittgenstein: di ciò di cui non si può parlare è bene tacere. Ti piace l’ultimo dei Goldfrapp?

I Podmork hanno sede strategica a Milano, città che non conosco di persona, ma in un certo modo scorgo e vivo dalle differenti sfumature offerte dalla musica di molti artisti-musicisti che provengono o (con)vivono nella bella Milano (dagli Afterhours ai Baustelle, da Giuliano Dottori fino ad Elio e le storie tese!). Porti spesso i tuoi Podmork ad ascoltare la musica “live”?
So che i Podmork vanno spesso ai concerti. In particolare uno di loro che se ne sta appeso al collo di un fotografo. Sai quelli entrano gratis ai concerti e si piazzano sotto il palco e poi dietro le quinte… ecco. I Miei Podmork invece hanno visto i The Cure, i Korn, M. Manson, gli A Toys Orchestra… e boh…

Ti rivolgo un’ultima domanda: nel blog dei Podmork noto il link a Losthighways tra i preferiti… non dirmi che i Podmork leggono Losthighways?!!?!?
Stamattina sono passato alla Fnac e il mio Podmork affascinato dalle copertine dei Cd mi diceva: “Prendi questo e questo e daiiii anche questo”. Ho dovuto spiegargli che c’è troppa roba in giro, e tanta che non merita.
“Però se ti leggi LostHighways, ti fai una cultura che va oltre le copertine, ok?”
“Uffà”.

Link

www.podmork.com
www.myspace.com/podmork

Video – Invisible (A Toys Orchestra) / Podmork



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Un solo commento

  1. Ma è troppo bella questa intervista!! E’ divertentissima! Sono felice che entra nel nostro database di ricordi.

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